La cultura vicentina piange la prof Mara Seveglievich, insegnante e poetessa
Un rosa non appassisce se il profumo dei suoi petali e le bellezza dei suoi colori rimangono dentro in chi l’ha incontrata. Mara Seveglievich, 63 anni, lascia un vuoto in due famiglie con la sua scomparsa terrena, ma anche un ricordo inciso nei cuori: in quella che con il marito Fernando e la figlia Bianca ha costruito con amore di moglie e mamma, e in quella allargata del liceo cittadino Pigafetta, dove per anni ha dispensato cultura e favorito la crescita di migliaia di studenti, tra storia dell’arte di cui era valida docente e letteratura, la sua altra passione. In realtà alla notizia della morte della donna, che era malata da tempo, tutta una città si è stretta nel dolore ai familiari. La data e il luogo delle esequie saranno resi noti nelle prossime ore.
Tanti infatti i post di condivisione del lutto ma anche di affettuoso ricordo, rivolti alla professoressa che dal 1979, per quasi 40 anni, era “salita in cattedra”. Tra questi quello del consigliere comunale Sandro Pupillo, che con lei ha condiviso un percorso di malattia: “Vicenza deve tanta gratitudine a questa donna intelligente, colta, grintosa, combattiva, energica, risoluta, dal pensiero critico, elegante e signorile. E sotto ad una corazza dura, Mara aveva un grande cuore, una delicata dolcezza, intensa passione ed una cavalleresca generosità. Spero che un domani si possa istituire un premio, una borsa di studio, un concorso, un festival poetico-letterario a suo nome”.
Sullo stesso tenore il messaggio di addio apparso sul gruppo Fb del comitato genitori del Liceo Pigafetta. “In queste ore ci ha lasciato una docente che ha segnato e guidato generazioni di studenti del nostro liceo. Mara Seveglievich, stimatissima docente di storia dell’arte e poetessa, ha interrotto un faticoso percorso che l’ha impegnata in questi anni recenti. Chi la conosce e ricorda sa con quale caparbietà ha affrontato le asperità di questo ultimo tratto di vita. Da parte di noi tutti un ricordo e un caloroso abbraccio alla famiglia”.
“Era davvero in gamba – così la ricorda una sua ex studentessa vicentina che abbiamo contattato -. Super dedita al suo lavoro, ci metteva sempre tantissima passione. E questa passione riusciva a trasmetterla a noi”. Oltre al suo impegno in ambito scolastico e culturale, Mara aveva affiancato a modo suo anche l’impegno civico, occupandosi del suolo pubblico e degli spazi verdi in particolare nelle periferie di Vicenza. A questo scopo la pagina Fb “Periferie”, che documentava alcuni lati oscuri del capoluogo berico.
Di padre originario della Dalmazia e madre vicentina, aveva particolarmente a cuore la città dove ha vissuto da cittadina attiva. Oltre ad aver contribuito a formare centinaia di adolescenti e giovani, spalancando loro un orizzonte consapevole e insieme di sogni, dai banchi di scuola del liceo classico.