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E’ stato fermato con l’accusa di omicidio aggravato il 65enne Aurelio Galluccio, marito di Adriana Signorelli, la donna trovata uccisa con alcune coltellate nella sua abitazione alla periferia di Milano. L’uomo era già stato arrestato per aver cercato di investire gli agenti della Questura intervenuti sul posto.
La donna, 59enne è stata accoltellata alla schiena e ritrovata nella cucina del suo appartamento, a Milano, in una pozza di sangue. A lanciare l’allarme è stata la figlia che non riusciva a contattarla al telefono. Poco dopo l’arrivo di polizia e vigili del fuoco presso la sua abitava la donna, è giunto anche l’ex marito, Aurelio Galluccio di 65 anni, che ha tentato di investire gli agenti con la sua Citroen C3. Per fortuna, nessuno dei poliziotti coinvolti è rimasto ferito, l’auto è finita su un’aiuola.
Galluccio era quindi già stato portato in ospedale in stato di fermo per tentato omicidio nei confronti degli agenti e poi nel pomeriggio è arrivato anche il fermo per l’assassinio della ex moglie. A disporlo, con l’accusa di omicidio aggravato, è stata la pm Monia Di Marco dopo le indagini degli agenti della squadra mobile. Galluccio, il 18 novembre del 2018, aveva bruciato la porta dell’appartamento della moglie utilizzando del liquido infiammabile.
L’uomo, a cominciare dal 2012, aveva cominciato ad essere violento con la moglie tanto che, dopo le denunce, era andato a vivere altrove. Un personaggio temuto anche dal vicinato che aveva creato una chat su Whatsapp per scambiarsi informazioni su di lui. Sette anni di violenze, minacce e vessazioni rimaste sorprendentemente inascoltate, fino all’epilogo, l’omicidio di Adriana. Ma ci sarebbero stati anche dei riavvicinamenti tra i due, almeno secondo quanto ricostruito fino a questo momento dagli investigatori della squadra mobile. La donna tuttavia non era stata l’unica vittima della violenza di Galluccio: nel passato del 65enne ci sono infatti altri reati contro il patrimonio e la persona, per i quali era anche stato in carcere.