Viabilità, per Toniolo (A4 Holding) un’uscita dell’A31 a ridosso di Schio “si può fare”
Servire meglio il distretto industriale scledense (e anche valdagnese) per consentirgli di essere ancora la “locomotiva d’Italia”, rendere più fruibile l’autostrada A31 Valdastico, decongestionare la bretella fra Santorso e Thiene e la relativa rotonda: sono questi gli obiettivi dietro all’ipotesi di un nuovo casello autostradale lungo la Valdastico, poco più di tre chilometri a nord di quello di Thiene. Una proposta di Confindustria e comune di Schio che ora trova interesse anche in A4 Holding, concessionaria dell’A31.
I contenuti della proposta, uscita nei mesi scorsi dagli uffici di Confindustria, sono stati finalmente messi neri su bianco stamane nella sede del mandamento dell’Alto Vicentino dell’associazione di categoria, nel corso di un incontro “per una valutazione condivisa” convocato dal sindaco di Schio Valter Orsi e dal vicepresidente provinciale di Confindustria, Gaetano Marangoni (assente per un imprevisto). A fare gli onori di casa, il presidente del mandamento dell’Alto Vicentino, Pietro Sottoriva, che ha accolto rappresentanti di categoria (erano presenti Apindustria, Confartigianato, Cna, Ascom e Coldiretti) e degli enti locali (i sindaci di Thiene, Zanè, Santorso e gli assessori di Marano Vicentino e Piovene). La presenza più significativa, è stata però quella di Costantino Toniolo, vicepresidente di A4 Holding (oggi controllata dagli spagnoli di Abertis), concessionaria della A31 attraverso la Società Autostrada Brescia, Verona, Vicenza, Padova Spa.
A presentare lo studio di fattibilità, il suo estensore, l’ingegner Gianmaria De Stavola, progettista sia della bretella che collega le zone industriali di Thiene e Schio (via dell’Autostrada) che della futura bretella che a Thiene dovrebbe collegare la Nuova Gasparona col casello autostradale.
La proposta. L’idea di un casello autostradale a cavallo dei territori di Schio, Marano e Zanè era emersa dai risultati dello studio “MuoViVicenza – Connettere le imprese, avvicinare le persone” di Confindustria Vicenza sul fabbisogno viario della Provincia. Confindustria Vicenza ha poi inviato a tutti i Comuni i risultati dello studio, da cui si evince che il nuovo casello “consentirebbe un raipido ed efficiente collegamento di rango autostradale agli insediamenti civili e produttivi di Valdagno, Schio e relativa cintura, oltre a decongestionare l’attuale asse di collegamento tra Schio e Thiene, particolarmente compromesso in prossimità dell’abitato di Thiene e del relativo accesso autostradale”.
Il casello. Lo studio dell’ingegner De Stavola piazza la nuova uscita dell’A31 nell’area dove l’impatto sul territorio è minimo, ossia a ridosso dell’intersezione fra la Valdastico Nord e bretella di via dell’Autostrada, a sud della galleria. “Ho ipotizzato questa dislocazione – spiega – perché gli svincoli sorgerebbero a fianco della cava Vaccari, impegnando quindi un cuneo di terreno di minor interesse”. Il nuovo casello drenerebbe in particolare i flussi di attraversamento dell’area di Thiene, riducendo i tempi di viaggio e sarebbe collegato con le zone artigiani e industriali, con l’ospedale e con la dorsale Thiene-Schio.
Nell’ora di punta mattutina, secondo lo studio di De Stavola, sulla bretella di via dell’Autostrada transitano in direzione sud oltre mille veicoli all’ora, mentre sono 600 in direzione nord. A questi vanno aggiunti gli altri mezzi che pesano sulla rotatoria fra la bretella e via Cappuccini, provenienti (e diretti) da Thiene e da Marano Vicentino. Il traffico attuale è già destinato poi a subire modifiche con l’apertura completa della Superstrada Pedemontana Veneta e la realizzazione della bretella fra Nuova Gasparona e casello di Thiene, che renderà punto nevralgico proprio la rotatoria di accesso al casello autostradale e che porterà un ulteriore incremento di traffico (circa 100 veicoli all’ora) in A31, verso Marano Vicentino e a Molina.
Un’opera “puntuale” da 20 milioni di euro. Il costo ipotetico di realizzazione, per De Stavola, sarebbe intorno ai 15,5 milioni di euro, a cui ne vanno aggiunti altri 4,5 per realizzare una bretella che dal casello porti a Zanè attraverso via Canova. “E’ un’opera fattibile” ha affermato il presidente di mandamento di Confindustria, Sottoriva. “Ci sono le condizioni ottimali per questo intervento, perché a livello di Regione siamo in fase di programmazione e sarebbe una soluzione definitiva per il futuro, dato che ormai l’assetto urbanistico del territorio è consolidato. Autostrade dovrebbe metterci 15 milioni di euro, mentre gli altri cinque per le opere accessorie dovremmo trovarli altrove” ha spiegato il sindaco di Schio, Valter Orsi.
“Si può fare – ha risposto Costantino Toniolo della società Autostrada Brescia-Padova – la spesa non è un problema, ma dobbiamo inserire quest’opera nell’attuale piano finanziario e non nel prossimo, che sarà fra cinque anni. Per quel che mi riguarda siamo pronti a portare questa idea al tavolo del ministero delle Infrastrutture”.