Donne in vetrina per rilanciare il turismo, la proposta choc della Lega in Toscana: consigliere sospeso
Rilanciare il turismo in Toscana mettendo le donne in vetrina. Questa, in sintesi, un passaggio del discorso del consigliere regionale toscano della Lega Roberto Salvini, durante una seduta della commissione sviluppo economico in Consiglio regionale. Una proposta che, inevitabilmente, ha fatto scoppiare la bufera e portato alla sospensione del consigliere.
A denunciare il caso è stata la vice capogruppo del Partito Democratico, Monia Monni, che ha postato il video dell’intervento di Salvini sul suo profilo Facebook. Al centro della riunione, la legge regionale sul turismo e in particolare il rilancio del settore termale, che interessa soprattutto la zona di Montecatini. “Sono indignata e disgustata”, chiosa Monni. Per l’esponente dem l’ipotesi della Lega è “profondamente offensiva. Ancora una volta dimostra di essere un partito contro le donne”.
Monni stigmatizza anche la premessa del ragionamento. Roberto Salvini presenta in effetti così il turismo più mangereccio: “Cos’è che va a cercare uno quando va in villeggiatura? Un ‘briacone’ cerca una cantina, ma non ci sono mica solo ubriaconi'”. Un’uscita sessista che ha provocato decine di reazioni. “Sono sinceramente indignata. E come me i miei colleghi”, ribadisce Monni che ha scritto una lettera al presidente del consiglio regionale invitandolo a prendere le distanze dalle dichiarazioni del consigliere leghista.
Non contento della frase sessista, Salvini, intervistato da Il Tirreno, non ritratta. Anzi. “Scusa alle donne? Non era il concetto sulle donne. Ho detto copiamo altri modelli. Comunque perché la gente va a Ibiza, dai”. E poi aggiunge “Lo sa cosa succede in Ucraina, all’Est? Le donne escono in strada le mamme le mandano fuori di casa a 12 anni – spiega – Lo fanno come lo facevano le donne toscane che da Pontedera andavano al Camp Darby e poi nasceva un moretto… Lo facevano come fanno tutte. Utilizzano lo strumento che hanno“.
Le reazioni contro la proposta di Roberto Salvini sono durissime. E non soltanto da parte dell’opposizione, delle associazioni delle donne e dei singoli cittadini indignati, ma anche dalla Lega. Che prima diffonde una nota nella quale scrive di prendere le distanze “dai contenuti e dai toni del consigliere che ha parlato esclusivamente a titolo personale”, poi per bocca del commissario leghista Daniele Belotti annuncia di aver dato mandato alla capogruppo leghista Elisa Montemagni di sospendere il consigliere Salvini. Nella nota, diffusa in mattinata, la Lega scriveva di essere “in prima linea per difendere dignità e diritti della donna, sotto tutti i punti di vista, familiare, sociale e lavorativo”. “Il consigliere regionale – continua la nota – è fuori linea anche sulla legalizzazione della prostituzione. Siamo a favore della riapertura delle case chiuse, ma guardiamo al modello svizzero ed austriaco, quindi senza vetrine, col chiaro scopo di garantire più sicurezza nelle nostre città, eliminare il degrado nelle aree teatro di prostituzione da strada, stroncare radicalmente l’indegno sfruttamento delle donne da parte di organizzazioni criminali, prevenire malattie a trasmissione sessuale e far emergere l’enorme ed incontrollata evasione fiscale, garantendo, in tal modo, entrate tributarie miliardarie per lo stato italiano”.