Nuovo defibrillatore allo stadio dopo il furto. A donarlo un centro medico privato
Una donazione dal cuore d’oro, e destinata a salvare vite umane in caso di emergenza. A compensare lo sconcerto per il furto di un defibrillatore avvenuto 15 giorni all’esterno degli impianti sportivi di Zanè, ecco la notizia dell’arrivo a temo di record di un dispositivo analogo, per non lasciare “scoperti” i bambini del del calcio locale ma anche gli adulti che frequentano lo Stadio Comunale del paese. A regalarlo il Centro Medico Bios, clinica privata con sede proprio a Zanè che, una volta appreso dell’esecrabile quanto incosciente atto criminale, ha deciso di collocare un nuovo apparecchio a distanza di pochi giorni dalla scoperta del furto del cosiddetto Dae, costoso sì ma praticamente impossibile da rivendere.
Il ritorno di un nuovo defibrillatore semiautomatico è stato subito apprezzato dai piccoli e dai grandi sportivi della cittadina, in particolare ieri sera (venerdì 20 settembre) nello spazio ritagliato tra gli allenamenti per la consegna del prezioso strumento sanitario. E che rincuora, è proprio il caso di dirlo, i dirigenti della società calcistica locale Asd Zanè, capitanati dalla presidentessa Emanuela Comuzzi: “Per una società sportiva il defibrillatore riveste un’importanza cruciale – spiega la portavoce del club – perché può letteralmente salvare la vita di un atleta. Per questo abbiamo deciso di installarlo all’esterno dell’impianto in modo tale che possa essere a disposizione anche di altre associazioni. La nostra non può che essere riconoscente a Giuliano Carollo che in questi anni si è reso disponibile ad aiutarci e che, con questo gesto, è definitivamente entrato nei nostri cuori”.
Proprio Carollo, titolare della struttura medica, ringrazia a sua volta i presenti e conferma che “Bios ha sempre sostenuto l’importanza dell’attività sportiva per la salute della persona ma anche la sicurezza nel praticare uno sport. Per tale motivo abbiamo deciso di donare il defibrillatore all’Asd Calcio Zanè, convinti che la sicurezza e il pronto intervento nei campi da gioco sia di fondamentale importanza per salvare una vita”. La strumentazione installata, tra l’altro, risulta tecnologicamente più avanzata rispetto alla precedente, dotata di un sistema di telecontrollo che permette all’operatore di comunicare con il 118 senza necessità di chiamata telefonica, oltre che di antifurto: allarme sonoro e invio automatico di una chiamata segnalerà ogni eventuale tentativo di sottrazione del dispositivo.
A riservare un plauso per il gesto e partecipare alla consegna e installazione, inoltre, il sindaco di Zanè, Roberto Berti, accompagnato dal consigliere con delega allo sport Adalberto Zavagnin. “Anche l’amministrazione comunale ringrazia il Centro Medico Bios per essersi reso disponibile ad aiutare un’associazione in difficoltà – è il commento del primo cittadino -. Questo gesto generoso cancella, almeno in parte, l’atto vergognoso di chi si è impossessato di un’attrezzatura indispensabile per la salute delle persone, mettendo a serio rischio la vita di chi avrebbe potuto averne bisogno. Invito anche gli altri imprenditori della zona ad aiutare le realtà sportive, soprattutto quelle che lavorano con i giovani”.