Ex Bocciodromo, assegnata la gestione. Il centro sociale non cambierà sede
L’ex Bocciodromo di via Rossi, sede del centro sociale vicentino, non cambierà gestione. Si è conclusa con l’assegnazione agli attuali gestori, riuniti nella RTI Bocciodromo 2.0, la gara per riassegnare i locali di proprietà comunale. Capitolo conclusivo dunque per una vicenda che aveva creato un acceso scontro politico negli ultimi mesi.
Il Comune di Vicenza ha reso noto questa mattina i risultati del bando: nel dettaglio, la somma dei punteggi attribuiti per offerta tecnica e offerta economica ha visto prevalere la RTI Bocciodromo 2.0 con 100 punti, di seguito si sono classificati il comitato ASI Vicenza con 79,667 punti e APS Sloga con 75,831 punti. A questo passaggio seguiranno ora le verifiche tecniche che, come di prassi, precedono l’aggiudicazione definitiva.
Dopo le mobilitazioni degli ultimi mesi c’è soddisfazione tra le associazioni che hanno trovato nel Bocciodromo la loro sede. “C’era molta preoccupazione per questa decisione, la tensione credo sia stata percepita da tutti”, commenta a caldo Elena Guerra, tra i portavoce del centro sociale. “Siamo contenti, soddisfatti soprattutto perché questo dimostra che avevamo presentato un bel progetto incentrato sul sociale e sui servizi per tutti. Ora siamo pronti ad attuarlo e ad andare avanti come abbiamo fatto negli ultimi 8 anni. Il Bocciodromo, con tutto il suo portato sociale e culturale, è salvo”.
Dopo essere stata accusata di voler deliberatamente “sloggiare” gli attuali gestori dall’immobile, anche attraverso presunte irregolarità nelle procedure di affidamento, l’Amministrazione getta acqua sul fuoco delle polemiche. “È la dimostrazione di come l’amministrazione abbia avuto un approccio civico e non ideologico che smonta qualsiasi teoria su complotti e manipolazioni – dichiara l’assessore al patrimonio Silvia Maino -. Un risultato che dovrebbe spingere qualcuno a scusarsi pubblicamente dopo che per mesi ha continuato ad insinuare e a sospettare presunte irregolarità al solo scopo di innescare becere ed inaccettabili strumentalizzazioni. Le scelte dell’amministrazione, indipendentemente da chi la appoggi, devono essere asettiche e scevre da influenze di ogni natura, e oggi abbiamo dato una dimostrazione concreta di ciò – prosegue l’assessore – Ora sarà nostra cura verificare che gli affidatari rispettino quanto previsto nel capitolato di gara attraverso un controllo costante che avremmo fatto con chiunque fosse risultato vincitore del bando e che stiamo già facendo sugli immobili comunali dati in gestione ad altre associazioni”.
Andrea Fasulo