Un brindisi da 5,7 milioni di euro (in due anni) per le aziende vitivinicole del Veneto
I produttori veneti del settore vitivinicolo possono alzare i calici: assegnati ai produttori e “finalizzatori” 5,7 milioni di euro di contributo per il prossimo biennio. Si tratta di un sostegno mirato alle attività e alle aziende della filiera del vino, accreditato in conto capitale, accessibile agli imprenditori attraverso un bando che sarà indetto dalla Regione. In altre parole risorse fresche a cascata da Unione Europea allo Stato, e infine ripartite tra le regioni italiane, mirato a sostenere il comparto che dalle fertili campagne e colline del Nord Est porta nelle tavole di tutto il mondo uno dei prodotti alimentari d’eccellenza e più apprezzati del “made in Veneto”. Con particolare facilità d’accesso agli imprenditori under 40, alle attività di recente fondazione e alle imprese “green”.
Due le linee di finanziamento nel dettaglio, una dedicata alle aziende agricole vitivinicole, e una per le imprese di trasformazione e commercializzazione. A beneficiarne saranno le piccole e medie imprese del settore. Con importo totale suddiviso equamente in 2,85 milioni di euro per ciascun segmento. “Si tratta di contributi fino al 40% delle spese sostenute – spiega Giuseppe Pan, referente regionale per l’agricoltura – finalizzate a migliorare la competitività delle aziende venete, in tutta la filiera. La quota veneta del Piano nazionale di sostegno è certa fino al 2020, mentre per gli anni a venire non sappiamo a quanto ammonteranno le future dotazioni comunitarie. Ragion per cui la Regione ha scelto di velocizzare i bandi e di incentivare le imprese ad utilizzare subito le risorse disponibili”. Con una sorta di via preferenziale per le attività condotte dai titolari Under 40 e con meno di 5 anni, e infine per chi certifichi misure e condotte rivolte al risparmio energetico.
Il termine di scadenza del bando di accesso è prossimo: le domande dovranno essere presentate entro il 15 novembre. La conclusione dei lavori per cui si chiede l’incentivo è fissata invece entro il 31 marzo 2021. Nel dettaglio, alle aziende che avranno accesso ai finanziamenti verrà erogato un anticipo pari all’80% del contributo concesso. Una condotta particolarmente apprezzata, come noto, in modo da far fronte subito alle esigenze di spesa e agli adeguamenti tecnologici che il mercato impone. Dopo il vaglio della commissione preposta in Consiglio regionale – si tratta del gruppo di lavoro sulle Attività produttive – via libera alla pubblicazione sul bollettino regionale.
Interessate in particolare le aziende che intendono investire in nuove botti, nuove attrezzature di lavorazione e trasformazione, laboratori per l’analisi chimico-fisica delle uve e dei mosti, programmi informatici e realizzazione di punti vendita al dettaglio. La gestione del bando è affidata ad Avepa, l’agenzia regionale per i pagamenti in agricoltura.