Stangata Wto: sì a dazi Usa per 7,5 miliardi di dollari su import Ue
Il verdetto tanto atteso è arrivato. Il Wto, l’Organizzazione mondiale del commercio ha dato a Washington il via libera alle tariffe su beni di importazione dell’Ue per 7,5 miliardi di dollari (6,8 miliardi di euro) in rappresaglia per il supporto illegale del blocco europeo ad Airbus.
La sentenza segna un momento chiave nella disputa ultra decennale tra i due blocchi economici sulla guerra dei giganti del cielo Airbus e Boing. Ma al verdetto, per diventare operativo, servono ancora da 10 giorni a 4 settimane. Poi la Casa Bianca potrà imporre i dazi.
Proprio questa mattina il ministro degli esteri italiano Luigi Di Maio aveva espresso le sue preoccupazioni al segretario di Stato americano Mike Pompeo, al termine dei loro colloqui a Villa Madama.”I dazi ci preoccupano molto. Le aziende italiane hanno bisogno di certezze”, ha detto il ministro degli esteri italiano Luigi Di Maio durante la conferenza stampa congiunta, “Difenderemo le nostre imprese, il made in Italy, le nostre eccellenze. Non faremo sconti, metteremo le nostre forze per aumentare la capacità di esportare e non diminuire le esportazioni”.
“Noi siamo alleati degli Stati Uniti e con loro condividiamo le preoccupazioni su determinate infrastrutture strategiche, come il 5G – ha aggiunto Di Maio – Spero che in futuro si possano anche rafforzare gli accordi tra Italia e Stati Uniti per mettere in sicurezza le nostre infrastrutture strategiche. Non abbiamo nessuna intenzione di partecipare a operazioni per accordi commerciali che possano ledere la sovranità dell’Italia”.
Si tratta di una cifra record quella riconosciuta dal Wto, e fa riferimento ad una sentenza contro l’Ue per il dossier Airbus pronunciata a maggio 2018. Ma il pronunciamento odierno non chiude il contenzioso. La Ue a sua volta è infatti pronta a imporre sanzioni su 12 miliardi di dollari di import Made in Usa. I beni da colpire sono elencati in una lista che vale circa 20 miliardi di dollari. Ma dovrà aspettare che sia la Wto a quantificare l’esatto ammontare delle contromisure che potrà prendere. Questo verdetto è atteso nella prima metà del 2020.
Secondo il commissario europeo per il commercio Cecilia Malmstroem, “l’imposizione reciproca di contromisure infliggerebbe danni alle imprese e ai cittadini su entrambe le sponde dell’Atlantico e danneggerebbe il commercio globale e l’industria aeronautica più ampia”. L’Ue è pronta a lavorare con gli Usa per trovare “una soluzione equa e equilibrata” – ha concluso – ma se gli Usa decideranno di imporre contromisure autorizzate dal WTO, spingeranno l’Ue in una situazione in cui non avrà altra scelta che fare lo stesso”.