Istat, deficit in calo ma sale la pressione fiscale. Meglio la crescita
Rapporto tra deficit e Pil in calo ma pressione fiscale in aumento. Sono questi i principali numeri sui conti pubblici che emergono dai due rapporti Istat pubblicati oggi: la crescita è stata rivista, dopo la sistemazione della serie storica di qualche giorno fa, con un secondo trimestre che si porta a +0,1% sia nei confronti del trimestre precedente che dell’anno scorso, a fronte di una variazione congiunturale nulla e di un -0,1% tendenziale precedentemente stimato.
Secondo l’Istat, nel secondo trimestre 2019 l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari all’1,1%, in miglioramento dunque di 0,2 punti rispetto all’1,3% dello stesso trimestre del 2018. Nel complesso nei primi sei mesi del 2019, il rapporto tra indebitamento e reddito nazionale è risultato pari al 4%, anche qui in calo a confronto con il 4,2% del corrispondente periodo dell’anno prima. Si tratta del dato semestrale migliore dal 2000, ovvero da 19 anni.
Tra i numeri aggiornati dall’Istituto c’è anche la pressione fiscale, che è stata nel secondo trimestre pari al 40,5%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “L’incidenza del deficit del conto delle Amministrazioni pubbliche sul Pil è diminuita rispetto al corrispondente trimestre del 2018, grazie a una dinamica delle uscite meno accentuata di quella delle entrate” commenta l’Istituto nella sua nota.