Fuori Cicero, dentro Ierardi (FdI). Rucco “caccia” il terzo assessore in pochi mesi
Il secondo rimpasto di giunta nel giro di pochi mesi ha avuto questa volta in Claudio Cicero la sua vittima eccellente. Il sindaco di Vicenza Francesco Rucco ha infatti dato definitivamente il “benservito” all’ex assessore alla mobilità urbana, infrastrutture e trasporti, ritirandogli le deleghe. Oggi 9 ottobre è stato annunciato l’ingresso in giunta del nuovo assessore Mattia Ierardi (FdI), 39enne con un diploma di geometra ed ex coordinatore provinciale del partito di Giorgia Meloni, al quale sono state delegate le funzioni in materia di innovazione tecnologica e semplificazione amministrativa, protezione civile, agricoltura, infrastrutture e verde pubblico. La delega a mobilità urbana e trasporti è stata assegnata invece all’assessore Matteo Celebron (Lega).
Troppi i contrasti tra il sindaco e l’ex assessore Cicero nel corso del primo anno e mezzo di amministrazione di centrodestra. “Purtroppo in molti casi ha agito d’impulso e autonomamente, senza condividere scelte e decisioni con nessuno”, ha dichiarato Rucco. “Speravo che il messaggio inviato la scorsa estate con la decisione di avergli dimezzato le deleghe nell’ambito del rimpasto di giunta, avesse fatto capire all’ex assessore che era il caso di cambiare atteggiamento. Così non è stato ed il suo modus operandi non è certo migliorato”. Tra gli altri motivi alla base della decisione il sindaco ha aggiunto i noti atteggiamenti “nostalgici” di Cicero, “invasioni di campo” in argomenti non di sua competenza, modifiche alle progettazioni di opere pubbliche “non concordate”.
Si viene a completare così il quadro del rimpasto in seno alla giunta comunale vicentina iniziato a giugno con l’estromissione dell’esponente di Fratelli d’Italia Isabella Dotto. Il partito coordinato a livello regionale da Sergio Berlato rientra in questo modo a pieno titolo in maggioranza dopo le polemiche dei mesi passati.
Polemiche che però non mancano anche oggi alla luce del terzo assessore “cacciato” (oltre a Dotto e Cicero anche Lucio Zoppello di Forza Italia) nel giro di un anno e mezzo. “Il finto civico Rucco ha fatto fuori chi lo aveva sostenuto dal principio, come Zoppello e Cicero, piegandosi alle vergognose, e sottolineo vergognose, logiche del ricatto politico di Berlato”, ha dichiarato in una nota il consigliere di opposizione Raffaele Colombara (Quartieri al Centro). “Fuori un civico, dentro l’ex coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, mai eletto dai cittadini. Rucco ha dimostrato alla città ed ai vicentini debolezza, mancanza di leadership, un totale disinteresse del bene di Vicenza e un sentimento profondo invece per la poltrona e per la sua “carriera” politica” aggiunge Colombara. “Logiche che non hanno nulla a che fare con la meritocrazia e che sono orientate solo al potere”.
Andrea Fasulo