La zuffa tra fratelli per l’eredità finisce a colpi di… aspirapolvere. E in tribunale
Un’eredità da spartire tra fratelli e sorelle, rapporti familiari che s’incrinano e oltre alle parole grosse volano anche gli elettrodomestici. Finisce prima in pronto soccorso e poi nella aule di giustizia la disputa familiare in corso a Fara, culminata con una baraonda nell’abitazione dove quattro consanguinei sono cresciuti insieme, per intraprendere ciascuno, poi, la propria strada.
Succede che due fratelli, maschi, se le sono date di santa ragione dopo un disaccordo sfociato prima in furioso diverbio e infine in una zuffa, con uno dei due a colpire l’altro utilizzando un aspirapolvere, il primo “oggetto” a portata di mano. Ferito, il malcapitato bersaglio del casalingo usato come arma impropria finì in ospedale con una frattura e prognosi di 30 giorni. I fatti risalgono al 2016 e nei giorni scorsi il Tribunale di Vicenza in primo grado ha condannato per lesioni personali il minore dei due.
Una vicenda quella raccontata nel dettaglio dal Giornale di Vicenza che può apparire tragicomica per gli spettatori, ma che in realtà porta a galla mesi di dissidi aspri che hanno minato la serenità di più nuclei familiari provenienti dallo stesso ceppo. Conclusasi, salvo ulteriori gradi di giudizio in appello, con una condanna penale a 1 anno e 8 mesi di reclusione – con pena sospesa – e un risarcimento da 5 mila euro, oltre alle spese legali.