Raid Usa in Siria: colpito il leader dell’Isis al-Baghdadi
Gli Usa hanno lanciato un raid contro il leader dell’Isis al-Baghdadi nel nordovest della Siria. Secondo fonti militari Usa, al-Baghdadi, ricercato da almeno cinque anni, si sarebbe ucciso dopo un breve scontro a fuoco con i soldati Usa entrarti nel compound dove si nascondeva. Avrebbe azionato il detonatore di un giubbotto esplosivo facendosi saltare in aria. Lo raccontano fonti del Pentagono a Newsweek. Il leader dell’Isis è stato colto dal raid mentre era con alcuni familiari. Due delle mogli sarebbero rimaste uccise probabilmente travolte dall’esplosione.
Sarà il test del Dna a dare la conferma che quello morto nel corso del raid americano in Siria sia il leader dell’Isis Abu Bakr al-Baghdadi , lo scrive il sito della Cnn citando un alto funzionario della difesa statunitense e una seconda fonte. Sono in corso il test biometrico e il test del DNA.Pochi minuti prima che si diffondesse la notizia del raid il presidente americano, Donald Trump, con un tweet aveva annunciato una dichiarazione per le nove del mattino ora di Washington, scrivendo “qualcosa di molto grande è appena accaduto!” Secondo quanto riporta la Cnn al Baghdadi sarebbe stato localizzato grazie all’apporto della Cia.Ad aprile al-Baghdadi era ricomparso in un video per la prima volta dal luglio 2014, quando fu ripreso mentre parlava alla moschea di Mosul. Nel febbraio del 2018 diverse fonti Usa riportarono che il leader dell’Isis era rimasto ferito nel corso di un bombardamento aereo del maggio del 2017 e, a causa delle ferite, lasciò la guida dell’Isis per almeno cinque mesi.