Serie A, turno infrasettimanale: l’Inter vince a Brescia, colpaccio del Verona a Parma
E’ nuovamente campionato. Nel martedì degli anticipi del turno infrasettimanale, due colpi esterni: pesante in chiave lotta scudetto quello dell’Inter a Brescia, pesante in chiave salvezza quello del Verona a Parma. I nerazzurri battono 2-1 le “Rondinelle” con grande sofferenza e volano da soli al comando della classifica di Serie A in attesa di Juventus-Genoa. E il grande ex Balotelli? Non pervenuto. Nonostante la vittoria e il primato, a fare notizia è il solito Antonio Conte detto “lacrima”, ormai un vero e proprio disco rotto: “Quarta partita in 9 giorni con gli stessi. E nessuno ne fa 7 in 20”. Falso.
Il tecnico interista lancia ancora una volta un messaggio alla società, servono rinforzi. Ennesimo pianto: “Stiamo portando la macchina al massimo, ma non dobbiamo chiudere gli occhi. Mi è difficile parlare della partita, che era la quarta in 9 giorni giocata praticamente dagli stessi. In questo modo aumenta il rischio di farsi male e sono preoccupato. Prendiamoci i tre punti e del resto non mi interessa. In certe partite bisogna vincere con la sofferenza. Ho ringraziato i ragazzi e vorrei avere anche più tempo per preparare le partite. E complimenti al Brescia. Abbiamo fatto fatica, ora recuperiamo e poi sabato c’è il Bologna, perché il nostro ciclo terribile prosegue. Sette partite in 20 giorni, non le ho viste fare da nessun’altra squadra. Mi è sembrato molto strano”.
Veramente 7 partite in 20 giorni toccano anche Juventus, Napoli, Atalanta, Roma e Lazio: le altre italiane impegnate nelle Coppe europee. Strano martire calcistico Antonio Conte che poi ribadisce il concetto già espresso dopo il pari interno col Parma: “Marotta mi ha rasserenato? Non ne ho bisogno, io ho iniziato a capire cosa c’è nel pianeta Inter. Abbiamo fatto 25 punti e stiamo portando la macchina al massimo dei giri con grandi difficoltà. Ma anche se siamo primi non dobbiamo pensare che è tutto ok, ma bisogna migliorare se vogliamo fare qualcosa di importante”. Ribadiamo caro Conte: il mercato di gennaio è ancora lontano. E poi certi messaggi al club, l’allenatore dell’Inter farebbe bene a esternarli soltanto in privato ai cinesi di Suning, invece di parlarne davanti a microfoni, taccuini e telecamere. Quei giornalisti tanto criticati e attaccati dallo stesso Conte. Evidentemente, i mass media fanno comodo a corrente alternata per certi personaggi.
La partita del Rigamonti. La solita “doppia elle”, detta anche la “LuLa”, la premiata ditta Lukaku-Lautaro, consente all’Inter di sbancare Brescia. Ma quanta sofferenza. I nerazzurri vanno sul 2-0 grazie ai suoi attaccanti, anche se il sigillo del Toro è in realtà un clamoroso e fortunato autogol a opera dello sfortunatissimo Cistana. Splendido invece il gol del belga: un sinistro chirurgico. Poi, nella ripresa, Brozovic e compagni vanno in difficoltà. La squadra di Corini ci prova fino alla fine, però ottiene solo l’autorete di Skriniar che rende incandescente il finale di gara. Tutto inutile per i padroni di casa e ora la posizione di Corini sulla panchina del Brescia diventa pericolante. Tradotto: un successo frutto dei classici episodi quello interista. Insomma, l’Inter continua a non convincere ma intanto torna in vetta alla classifica. Questo è il calcio.
Stadio Tardini: una perla di Lazovic lancia il Verona: colpaccio a Parma. Gervinho sbatte sulla traversa. Un gran gol del serbo al 10′ del primo tempo piega gli emiliani nell’altro anticipo della decima giornata. I ducali cadono in casa dopo tre vittorie consecutive. Oggi la compagine di D’Aversa ha pagato soprattutto le assenze pesanti in attacco. Gli altri match andranno in scena tra mercoledi e giovedi. E’ sempre campionato.