Il segugio “Kamikaze” fiuta tre assuntori di droga: uno di loro è un “recordman”
Un nuovo controllo straordinario a Schio è stato portato a termine nel pomeriggio di ieri, caldeggiato dal sindaco Orsi e posto in essere da equipaggi della Polizia di Stato e pattuglie di polizia locale Alto Vicentino, supportate da un’unità cinofila. Grazie anche al fiuto del cane antidroga “Kamikaze“, tra la zona dello skate park, parco dei Donatori di sangue e stazione ferroviaria sono stati perquisiti e identificati tre possessori di sostanze stupefacenti – marijuana in tutti e tre gli episodi -, segnalati alla prefettura di Vicenza. Tra di loro, spicca la condotta di un 19enne di origini senegalesi che per la 18esima volta in pochi mesi è stato trovato in possesso di droga. Definirlo “recidivo”, appare perfino banale.
La vasta operazione è andata in scena nel pomeriggio di martedì 29 ottobre dalle 14.30 alle 18.30, coinvolgendo due squadre del Reparto Prevenzione Crimine Veneto, due operatori della Polizia di Stato, il cane antidroga dal nome alquanto singolare e ben quattro pattuglie della polizia locale con sede nella città scledense. In quattro ore sono state passate al setaccio le aree “sensibili” del territorio comunale, anche in relazione alle segnalazioni pervenute al sindaco, controllando 50 persone. Allo skate park un 26enne di nazionalità nigeriana (residente a Schio) è stato il primo ad essere “fiutato” dal fido Kamikaze: portava indosso circa 2 grammi di marijuana e un grinder.
Le operazioni si sono susseguite in altre zone della città, rilevando 3 grammi di marijuana stavolta nelle tasche di un 29enne marocchino residente a Torrebelvicino. Anche per lui è scattata la mera segnalazione come assuntore di sostanze stupefacenti. Nel parco cittadino il terzo e ultimo “furbetto” pizzicato nel corso del blitz, con a balzare agli occhi la sequela di “faccia a faccia” con le forze dell’ordine da parte di un giovane di 19 anni di nazionalità senegalese, anche lui residente a Schio, trovato in possesso di poco meno di 1 grammo di marijuana. Non sorprende la quantità risibile di droga leggera detenuta ma, piuttosto, il record di segnalazioni ottenute finora, in rapporto alla giovanissima età: ben 18. Un dato che, a quanto, pare non ha affatto scoraggiato il “tossicodipendente incallito” a proseguire nel consumo illecito, se non per lui almeno per l’ordinamento legislativo italiano.