“Tu sei il mio eroe!”: la bellissima lettera di Sandro Pupillo al suo donatore di midollo
La relazione di Sandro Pupillo con la dispalasia midollare inizia ad aprile 2015. Per la precisione si tratta di una leucemia acuta promielocitica, una delle forme più rare, molto aggressiva già nelle fasi iniziali.
Fin da subito questa grave malattia, questa relazione non voluta ma dalla quale è stato impossibile sfuggire, è stata condivisa sui social giorno dopo giorno dal diretto interessato – consigliere comunale e direttore della Società del Quartetto di Vicenza – ed è diventata ormai un’esperienza comunitaria, vissuta non solo da Sandro, dalla sua famiglia e dai suoi amici ma anche da tanti vicentini, che lo conoscano oppure no.
E’ diventata vissuto di “comunità” perché il racconto – con le cure, le degenze, le attese, le speranze, le riprese, le ricadute, le cure sperimentali, le trasfusioni, le decisioni prese con i medici del San Bortolo di Vicenza – Pupillo lo ha reso pubblico sempre, ma davvero sempre, con un atteggiamento positivo e coraggioso. Con la scelta – io credo un po’ innata ma probabilmente anche molto voluta – di cogliere e condividere il bene, quel bene che ogni situazione difficile toglie dal “cono d’ombra” nel quale li releghiamo quando lo diamo per scontato. Una qualità di Sandro, evidentemente, grandissimo nel trasmettere bellezza, amore per la vita, speranza, desiderio di non abbattersi mai.
Per capirlo, basta leggere un pensiero condiviso in uno dei primi post su Facebook: “È una battaglia lunga e faticosa che si gioca tutta sui nervi. Il nemico ti logora, continua a cambiare le carte in tavola, ogni giorno si fa presente con qualche effetto collaterale diverso. Ma il nemico ha un enorme difetto: non sa amare e questa è la sua più grande debolezza. L’amore quindi è la carta vincente, è la medicina più importante di tutte. L’amore incondizionato di tua moglie, della tua famiglia, degli amici e di tutte le persone che quotidianamente si fanno presenti e rendono il tutto meno pesante. La malattia ti mette a nudo. Evidenzia le debolezze, le fragilità, le paure, ma tira fuori anche lati del tuo carattere che non conoscevi. La malattia ti costringe anche a ripensare alla tua vita, alle scelte fatte, alle manchevolezze, agli errori commessi, ai comportamenti avuti, alle esperienze vissute. Ed in questo periodo, “grazie” anche anche a delle piccole emorragie agli occhi che mi permettono di leggere e scrivere male, sto avendo l’opportunità di pensare molto e di maturare scelte importanti per il mio futuro che non vedo l’ora di realizzare”.
Ora per Sandro è stato trovato un donatore di midollo osseo e se tutto procede come dovrebbe, verso metà settimana sarà ricoverato per il trapianto. Per questioni di privacy, non potrà conoscere mai la sua identità (forse solo il paese di origine). Questa è la bellissima lettera di Pupillo allo sconosciuto donatore, diventata virale su Facebook (Sandro ha anche un blog che potete leggere qui) .
A TE!
Buongiorno, o forse possiamo anche darci del tu visto quello che accadrà, quindi ciao.
Ieri in ospedale mi hanno detto che hai firmato le carte per la donazione e che, se tutti gli esami andranno bene, la settimana prossima ti ricovereranno per effettuare il prelievo del midollo osseo. Anche io sto aspettando di avere gli esiti degli ultimi esami per poter essere ricoverato la settimana prossima. Sto incrociando le dita perché in questi giorni tutto ancora potrebbe accadere, ma una cosa la voglio comunque fare ed è ringraziarti! Tu sei il mio eroe! A prescindere da come andranno le cose, Tu sei il mio eroe! Non ci conosciamo né mai ci conosceremo e se ci fossimo conosciuti, magari ti sarei stato pure sulle palle o ti avrei potuto deludere. Perché, anche se è stato coniato l’hashtag #tuttiamanosandropupillo, non sono assolutamente uno stinco di santo ed alcune persone le ho molto ferite nel corso della mia vita. Ringraziarti, dunque, mi pare riduttivo. Quel giorno in cui hai deciso di tipizzarti, sei diventato a tutti gli effetti un potenziale donatore d’Amore e di Vita.
Lo sai vero che in qualche modo tu ed io diventeremo gemelli? A dirti la verità un gemello io ce l’ho già! È una parte fondamentale della mia vita e nel corso di questa mia complessa (dis)avventura si era pure presentata, in via molto probabile, la possibilità che fosse lui a fare l’ennesimo gesto d’Amore nei miei confronti, donandomi il suo midollo. Poi sono sopraggiunte delle complicazioni e siamo dovuti ricorrere a te. È strana la vita, sorprendente, meravigliosa! Dal momento in cui effettuerò il trapianto (sempre che non sorgano complicazioni prima!), Fabio resterà il mio gemello naturale, ma non saremo più identici, come invece lo diventeremo tu ed io.
Chissà cosa ti starà passando per la testa in questi giorni! Sei preoccupato? Immagino un po’ in ansia per il prelievo! Vorrei sperare, ma ne sono abbastanza certo, che tu sia anche felice. Mi stai dando la possibilità di sperare ancora nella guarigione. Senza il tuo regalo io sarei un uomo morto che cammina in attesa di essere giustiziato dalla leucemia. Ed, invece, nonostante tutti i rischi e le problematiche che potranno insorgere, tu mi regali una importantissima chance. Vorrei che entrassi nel mio cuore per farti conoscere i sentimenti di inimmaginabile gratitudine che provo per te….
Ma, in fondo, chi te lo fa fare? Hai la tua vita, magari sei pure padre di famiglia, hai molte incombenze al lavoro, conduci un’esistenza che ti dà tante soddisfazioni, ma che ti chiede molta responsabilità. Che te ne importa di aiutare una persona che nemmeno conosci? Eppure hai deciso di farlo. Di fermarti. Di prenderti qualche giorno per essere ricoverato e per fare l’intervento. Certo, è un intervento tutto sommato semplice, ma è pur sempre in anestesia generale. E lo stai facendo per me che, ripeto, sono un perfetto sconosciuto…ti ammiro moltissimo. Vorrei sapere tutto di te, conoscerti, poterti parlare ed abbracciare. Vorrei sedermi accanto al tuo letto quando ti risveglierai dall’anestesia generale e dirti il mio più riconoscente grazie anche se non sarebbe mai abbastanza! Anche per te lotterò fino in fondo, perché il tuo dono diventi ancora più ricco e prezioso!
Con Davide, un mio caro amico affetto da anemia aplastica in via di grande miglioramento per fortuna, ormai quasi un anno fa, abbiamo creato una piccola, ma significativa campagna di sensibilizzazione e, scherzandoci su, l’abbiamo chiamata #aiutaunosmidollato. Tu lo smidollato lo stai aiutando e per questo te ne sarò per sempre grato. E vorrei che sapessi che quella gratitudine non è solo mia, ma è anche di mia moglie, dei miei gatti, di tutti i miei familiari, dei miei amici e delle tante persone che si sono affezionate a me e alla mia storia. Questo dono crea una rete! Una rete di speranza, di fiducia, di bellezza perché te ne stai probabilmente rendendo conto anche tu di quanto oggi ci stiamo rinchiudendo nelle nostre paure, nei nostri egoismi, nelle nostre fisime, nelle nostre debolezze e di questo, molto spesso, siamo vittime innocenti. Tu invece, come tante altre persone che donano, sei un esempio vivente che un altro mondo davvero è possibile e che questi atti d’Amore non rimangono solamente un indistruttibile ponte che si crea tra chi dona e chi riceve, ma sono una pista di decollo per tanti altri gesti di altruismo, di condivisione, di solidarietà, di unione, di fratellanza!
Ripeto, mi duole davvero molto non poterti conoscere. Mi piacerebbe ripagare il tuo straordinario gesto ogni giorno, per tutti i giorni.
Ti ringrazio dal profondo del mio cuore, con tanto Amore!
Tuo,
Sandro
P.s. Guarda questo video. Me lo ha mandato una persona a cui voglio moltissimo bene per augurarmi buon anno nuovo!