Intercettata una coppia di presunti “topi d’appartamento”. In auto arnesi da scasso
Torce elettriche, guanti da lavoro, grossi cacciavite e soprattutto una mola a disco da cantiere. Questi sono gli oggetti sequestrati che rappresentano anche forti indizi riguardo l’attività criminale che avrebbero con ogni probabilità messo in pratica due albanesi di 50 e 24 anni, fermati da una pattuglia dei carabinieri la scorsa notte nel territorio di Rosà. La coppia deteneva nel vano posteriore tutto l’armamentario: secondo le forze dell’ordine la mini banda di presumibili malviventi era diretta verso un obiettivo ben preciso, forse un’abitazione da svaligiare o un’azienda del luogo a cui fare visita.
I due, una volta fermati per un controllo, si sono dimostrati subito nervosi alla vista dei militari dell’Arma, oltre che insofferenti alle richieste di delucidazioni e incapaci di fornire un motivo plausibile della loro presenza a Rosà in orario notturno. I militari della stazione locale hanno così approfondito la verifica, identificando i due uomini (già gravati da una sfilza di accuse per reati contro il patrimonio) e procedendo con la perquisizione personale e dell’auto su cui viaggiavano. Gli arnesi da scasso ritrovati hanno l’inequivocabile conferma che la coppia – già dedita al malaffare visti i precedenti di polizia – avesse in mente un colpo da effettuare a breve.
Per entrambi, dopo la visita presso la caserma della stazione locale, è scattata una denuncia: dopo l’interrogatorio, però, non sussistendo la flagranza di reato, è avvenuto il doppio rilascio in stato di libertà, in attesa del pronunciamento futuro dei giudici. I due protagonisti della vicenda rispondono alle iniziali di D.D. (50 anni ) e M.A. (24 anni), e risultano come accennato sopra due pregiudicati attivi in Veneto. L’automobile su cui circolavano, in compenso, è stata sequestrata.
La missione di prevenzione dei carabinieri, in ogni caso, è andata a segno. Grazie al loro intervento è quasi certo che sia stato sventato un furto – o forse più – ai danni di famiglie o attività commerciali o artigianali della zona. I posti di blocco nell’area proseguiranno allo stesso scopo nei prossimi giorni, con l’auspicio di scoraggiare blitz criminali di questo tipo.