Esplorare il Vicentino – L’Alta Via del Tabacco a Bassano/Valstagna

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L’Alta Via del Tabacco è un percorso intessuto di storia, tradizioni e natura. Si tratta di una traversata tra le più significative della provincia di Vicenza, a mezza costa dei pendii della destra orografica nel Canale del Brenta.

L’itinerario collega la città di Bassano del Grappa con la frazione di Costa di Valstagna, sfruttando gli antichi sentieri un tempo usati per spostarsi tra le piantagioni di tabacco, le quali erano impostate su una serie di terrazzamenti realizzati con le “masiere” ovvero i muri a secco, al fine di ricavare quanta più possibile terra da coltivare.

Lungo l’Alta Via del Tabacco ormai non si scorge più alcun esemplare della pregiata essenza che diversi anni fa in questa zona era presente in numero di 20 milioni di piante; restano però a testimonianza di ciò le vecchie case a mezza costa ora in gran parte diroccate e sommerse dalla vegetazione, le mulattiere che scendono a valle e le “masiere”, in alcuni punti alte anche diversi metri.

Questi sentieri erano anche battuti dai contrabbandieri che, carichi della loro merce da scambiare, si dirigevano al di là del confine di stato per guadagnarsi quel qualcosa in più per sostentare la famiglia.

Negli ultimi anni c’è stata la riscoperta e la valorizzazione di questi luoghi grazie all’Associazione Alta Via del Tabacco che si è presa cura di questi sentieri per farne un percorso non solo escursionistico, ma anche commemorativo della storia locale e delle sue tradizioni che si sono avvicendate qui.

Si può intraprendere l’Alta Via del Tabacco sia da Costa di Valstagna che da Bassano; qui verrà descritta partendo da Costa.

Il percorso inizia proprio nei pressi del centro della piccola frazione dove si trova la chiesa, si individuano ben presto i cartelli che portano verso un sentiero pianeggiante affiancato da una masiera. Si comincia a salire per portarsi su un pulpito panoramico sulla valle sottostante e qui si incontra la prima casa diroccata. Dopo un breve tratto in costa si scende nella Valgadena, nella frazione di Giara Modon.

Da ora fino a Valstagna si percorre una serie di bellissimi sentieri a mezza costa con leggeri saliscendi, molto panoramici sul Canale del Brenta e che seguono le varie insenature del monte. Sotto, nel fondovalle, si passano le frazioni di Sasso Stefani e San Gaetano. In alcuni punti il sentiero si fa anche esposto e nei tratti più pericolosi sono state poste delle protezioni verso valle.

Di frequente si costeggiano vecchi muri a secco e si incontrano le vecchie case sfruttate dai coltivatori di tabacco, come le due dette Le Caserette che si affacciano sopra al paese di Valstagna e che presentano ancora i pozzi per il recupero dell’acqua, le ghiacciaie e si può dare uno sguardo al loro interno per vedere come erano realizzate.

Aggirata la bella Valstagna dall’alto, ci si addentra lungo la Val Frenzela per salire la prima parte della famosa Calà del Sasso, la quale si abbandona prontamente per mantenere il sentiero in costa che con alcuni strappi in salita, permette di guadagnare una postazione aerea e panoramica lungo il Sentiero del Vu, ricco di opere militari.

Di qui con alcuni tornanti ci si abbassa di quota verso Londa e Oliero, quest’ultimo che ospita le famose grotte. Si incontra adesso un tratto un po’ monotono e faticoso, che risale un bosco di faggi per la prima parte e percorre poi un lungo versante nella vegetazione che porta sopra l’abitato di Campolongo.

Ancora un’ultima breve salita e si raggiunge il crinale che separa i comuni di Campolongo e Bassano, al Col dei Sassi. Proseguendo in alto si raggiunge il Monte Caina, mentre in leggera discesa si trova la strada tagliafuoco del Monte Campesana, da dove si può già scorgere la pianura e Bassano in lontananza.

Dopo ore nei boschi tra sentieri, finalmente si incontra il piccolo abitato di Caluga e qui vi si percorre un breve tratto di asfalto; ma ben presto si abbandona la strada per dirigersi verso l’ultima discesa dove si trova il suggestivo Eremo di San Bovo.

Qui mancano solo pochi tornanti per scendere alla pianura e portarsi sulla sponda del fiume Brenta. Gli ultimi chilometri sono allietati dal rumore dell’acqua che scorre, passando tra maestosi alberi e ammirando il profilo della città di Bassano che si avvicina.

Il termine dell’Alta Via del Tabacco è al monumento di Bassano del Grappa, ossia il Ponte Vecchio. Per tornare a Costa è possibile sfruttare i mezzi pubblici come autobus o treni che in circa venti minuti conducono a San Marino proprio di fronte a Costa di Valstagna.

Nel complesso l’itinerario è lungo poco meno di una quarantina di chilometri, per cui è “facilmente” percorribile in giornata per chi corre o comunque ha un bel passo.

In alternativa il percorso si può suddividere in tappe soggiornando nei paesi del Canale del Brenta. Non si raggiungono mai altitudini elevate per cui si può affrontare anche in primavera e autunno, che sono i periodi da preferire all’estate per i luoghi secchi ed esposti al sole.

Sul sito  http://www.altaviatabacco.it/index.php  si possono trovare tutte le informazioni a riguardo della storia della valle e del percorso dell’Alta Via.