Serie A, Micciché si dimette dalla presidenza della Lega
Lega Calcio nella bufera. Dopo le indiscrezioni della mattinata, arriva l’ufficialità: Gaetano Micciché non è più il presidente della Lega Serie A. Il 69enne dirigente ha rassegnato le sue dimissioni dopo ore frenetiche in cui i grandi club avevano provato a convincerlo a restare alla guida della Lega. Tentativo non andato però a buon fine. Micciché era in carica da marzo 2018.
All’origine della decisione la presunta irregolarità dell’assemblea del 19 marzo 2018 con la quale Micciché venne eletto come presidente della Lega A. Irregolarità sollevata dal numero uno del Genoa, Enrico Preziosi, che aveva parlato di “non correttezza” della procedura di un’elezione che avrebbe dovuto avvenire con scrutinio segreto e fu invece sancita per acclamazione.
Secondo quanto previsto dallo statuto, Micciché avrebbe dovuto essere eletto all’unanimità per evitare il conflitto di interessi di chi ha ricoperto incarichi in istituzioni private di rilevanza nazionale in rapporto con i club o i loro gruppi di appartenenza, ma lo scrutinio fu anticipato dalle dichiarazioni pubbliche di voto.
Micciché ha rilasciato anche una nota ufficiale: “Desidero annunciare, con questa dichiarazione, le mie immediate dimissioni dalla carica di presidente della Lega Serie A. Le indiscrezioni di oggi apparse sui giornali relative alla chiusura dell’istruttoria sulla mia nomina avvenuta venti mesi fa e al suo possibile esito sono inaccettabili e mi impongono questa decisione. Sono stato chiamato in Lega con dichiarazioni unanimi di voto e gli ho dedicato molto tempo ed energie. Ho trovato una Lega commissariata completamente disorganizzata e che non aveva nemmeno la parvenza di una realtà efficiente. Tutti insieme, perché nessuno ha sollevato la benché minima obiezione in 20 mesi e le delibere che abbiamo preso sono state tutte all’unanimità, abbiamo preso una serie numerosa di iniziative che andavano nella giusta direzione”.