Giustizia, accordo su riforma processo civile. Fumata nera sulla prescrizione
Ancora una fumata nera sulla giustizia. Dal vertice di maggioranza che si è svolto a Palazzo Chigi, alla presenza anche del premier Giuseppe Conte, arriva solo il via libera alla riforma del processo civile. Il nodo rimane quello della prescrizione.
Il disco verde sul processo civile lo ha confermato lo stesso Guardasigilli, Alfonso Bonafede, parlando con i cronisti: “andrà probabilmente in Consiglio dei ministri già la prossima settimana”, ha annunciato. “E’ una riforma importante che chiedono i cittadini, gli imprenditori, perché è fondamentale per gli investimenti e perché dimezza i tempi del processo“, ha aggiunto, auspicando che “presto ci sarà il via libera anche sulla riforma del processo penale. I cittadini non possono più aspettare”.
Per superare l’impasse sulla prescrizione Bonafede lancia due soluzioni “per andare incontro alle esigenze manifestate dalle altre forze di maggioranza”: una prevede la possibilità per chi è assolto in primo grado di fare richiesta per avere una corsia preferenziale per l’appello; la seconda una forma di agevolazione dell’indennizzo nel caso di sforamento dei termini previsti. Su entrambe le soluzioni “le altre forze di maggioranza hanno chiesto un momento di riflessione – ha concluso Bonafede – per cui ci aggiorneremo”.
Il Pd, però, rileva in particolare come non si sia ancora arrivati ad una sintesi sul fronte della riforma del processo penale: “Ci sono posizioni diverse. Non ci sono sufficienti garanzie processuali”, sottolineano gli esponenti Dem al tavolo. Il Pd, spiegano ancora, è comunque “convinto che bisogna fare di tutto perché le prescrizioni dei processi non si verifichino e che i procedimenti siano rapidi”.
Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Giorgis (Pd), al termine del vertice, ha affermato: “Non abbiamo ancora trovato soluzioni condivise per garantire che i processi siano più rapidi e più giusti, ma con un istituto giuridico per una durata non illimitata dei processi. Ci siamo riaggiornati per proseguire il confronto. Siamo tutti convinti – ha aggiunto – dell’importanza di una riforma per processi più giusti e più rapidi, in cui non si arrivi alla prescrizione, che è una sconfitta per tutti, e dunque siamo impegnati affinché i processi siano ben strutturati perché non si arrivi alla prescrizione, ma anche per una norma di chiusura per evitare processi di durata irragionevole”