Vende finti profumi di marca a saloni di bellezza: denunciato un truffatore seriale
Si spacciava per venditore di profumi di marca da rifilare a parrucchiere e titolari di saloni di bellezza dell’Altovicentino. Un noto pregiudicato e abile millantatore di origini napoletane è stato individuato e denunciato dai carabinieri di Schio, capaci di riconoscere in P.F. – sono state diffuse solo le iniziali in quanto indagato – quale presunto colpevole del reato di truffa e introduzione in commercio di prodotti falsificati. Avrebbe astutamente gabbato almeno tre parrucchiere con attività a Piovene Rocchette, Schio e Malo convincendole ad acquistare boccette di fragranze famose rivelatesi poi in un secondo momento come acqua edulcorata e colorata.
Si sospetta inoltre che il 42enne campano, già arcinoto negli ambienti del malaffare, stordisse le potenziali vittime del raggiro aggiungendo delle sostanze che provocano stordimento al fine di agevolare le trattative con le sue “clienti”, o meglio ignare vittime. Chiari gli indizi di colpevolezza nei suoi confronti, come confermato dalla compagnia dell’Arma di Schio. La dinamica era tanto astuta quanto semplice: spacciare per prodotti di marca dei contenitori analoghi agli originali ma con etichette contraffatte, abilmente travisate con adesivi riportanti i prezzi, convenientissimi rispetto a quelli di mercato.
In un caso dei tre accertati finora, una parrucchiera scledense ha lamentato un effetto di stordimento dopo aver inalato un campione di prova. Decisivo al fine dell’individuazione del sospettato la prontezza di riflessi di un’altra negoziante, pronta ad annotare il numero di targa della vettura del personaggio losco e girarlo ai carabinieri. L’auto utilizzata nella fattispecie è risultata intestata a un familiare stretto del napoletano, restringendo il cerchio in maniera inequivocabile dopo che una sua foto segnaletica è stata presentata agli occhi delle vittime del raggiro. Che non hanno esitato a riconoscerlo.
Trattandosi di indagato e non di condannato, la legge vigente non consente la pubblicazione di un’immagine del presunto truffatore, che probabilmente nelle scorse settimane aveva “fatto visita” ad altre attività del settore nel Vicentino. L’invito, comunque, è di rivolgersi alle autorità qualora offerte analoghe a quelle descritte fossero state riscontrate.