A Teatro in ricordo di Andrea, piccolo principe e angelo. E per la Città della Speranza
Un piccolo angelo volato in cielo, di nome Andrea, e un “Piccolo Principe” per far volare l’immaginazione, ricordando il bimbo thienese prematuramente scomparso dieci anni fa e celebrare con il sorriso il 25° anniversario dalla Fondazione Città della Speranza. Attraverso un grande rendez-vous artistico che si terrà sabato sera (30 novembre) al Teatro Comunale di Thiene, ad ingresso responsabilmente libero con raccolta fondi da destinare all’associazione che ogni giorno lotta e lavora a favore della ricerca e dei bambini affetti da gravi patologie. Appuntamento in musica, danza, recitazione alle 20.45, con una maxi “compagnia” di ben 30 artisti riuniti da Chiara Turra con tanti buoni e genuini motivi per esserci e godersi la serata speciale.
Anche il Comune di Thiene ha fatto la sua parte sostenendo l’idea, insieme a tanti altri partner e sponsor che hanno reso possibile l’evento, dal cuore grande a palpitare di fronte a uno spettacolo che saprà incantare e divertire il pubblico, in particolare quanti conoscono e sostengono i progetti di “Città della Speranza”. In attesa dell’ormai prossimo rinnovo del gemellaggio. “Thiene – dichiara il sindaco Giovanni Casarotto – è onorata di ospitare la prima. Il legame con la Fondazione è di lunga data e il sostegno e l’attenzione nei confronti di questa splendida realtà di ricerca e di solidarietà si concretizzano annualmente grazie alle varie iniziative benefiche”.
A distanza di 10 anni da quei tristi giorni di settembre 2009 in cui papà Simone e mamma Marika dovettero lasciar volare in cielo il loro piccolo angelo a soli 4 anni e 10 mesi di età – di cui tre trascorsi ad affrontare la leucemia -, il ricordo di Andrea Turra rivive e si rinnova, proprio a Thiene, la città sua e dei suoi genitori. E di tanti amici.
“Abbiamo riletto e proporremo ‘Il piccolo principe’ interpretando il tema del prendersi cura, inteso come impegno a coltivare i legami, la relazione con qualcosa e qualcuno – spiega Chiara Turra, ideatrice dello spettacolo, forgiato poi a quattro mani con Francesca Tres -. Siamo circondati da un mondo che non trova il tempo di fermarsi, prendere fiato e inspirare bellezza, da qui nasce la mia urgenza di cercare uno spazio di tregua, che certe volte solo l’arte può dare. Ho trovato quella tregua in una lettura fatta da bambina e ripresa dopo diversi anni con occhi più maturi”.
Sul palco sabato sera un intreccio di artisti esperti e giovani talenti per toccare corde intime e profonde tra il pubblico ma soprattutto per risvegliare il bambino che sta dentro ciascuno. Insieme a Chiara Turra (voce) gli attori Francesca Tres (curatrice della riduzione teatrale), Fabio Dalla Zuanna e Anita Orso, la danzatrice Tiziana Bolfe Briaschi con Lucy Briaschi, curatrici delle coreografie, l’ensemble musicale Art’è, composto da Massimo Barbieri al pianoforte (compositore anche delle musiche), Patrizio Baù alla chitarra (arrangiatore), Carlo Grendene alle tastiere, Nico Crosara al contrabbasso, Alessandro Zucchi alla batteria e percussioni, Gaia Varo e Giulia Fregolent al violino, Chiara Sartorato alla viola e Luca Strozzo al violoncello. I testi delle canzoni sono di Maurizio Bernacchia.
“Ringraziamo Chiara Turra che, ancora una volta, dedica a Città della Speranza uno spettacolo di grande valore che farà riscoprire con occhi nuovi un racconto che affronta temi come il senso della vita, l’amicizia e l’amore. Per questo non potrà lasciare indifferente nessuno – affermano Andrea Camporese e Vinicio Trulla, rispettivamente presidente onorario e vicepresidente della Fondazione –. Con questa serata vogliamo celebrare assieme al pubblico i 25 anni di impegno per migliorare l’assistenza e la ricerca pediatrica. Anni che, grazie al sostegno di tantissime persone e di varie realtà, come Thiene che dal 2005 ha stretto il gemellaggio e ha favorito svariate iniziative di volontariato, hanno permesso di raggiungere importanti traguardi per il benessere e la salute del bambino”.
“Questo spettacolo nasce con l’intento di creare un’occasione artistica da donare alle persone che hanno conosciuto Andrea – continua Chiara Turra -. La serata diventa anche un modo per riconoscere quanto lui ha lasciato a chi gli è stato vicino, scoprendo nella storia di entrambi i piccoli principi l’invito che ci rivolgono a vivere appieno”.
A partire dal breve romanzo di Saint-Exupéry, lo spettacolo vuole ripercorrere la storia del Piccolo principe seguendo il tema della cura. Il testo originale è stato smontato, sezionato e ricostruito in modo audace, invertendo l’ordine delle scene e proponendole secondo una prospettiva cronologica. Diretto e potente messaggio che il bambino protagonista vuole trasmettere: prendersi cura dei legami preziosi che viviamo. Lo spettacolo si sviluppa attraverso la commistione tra arti diverse, fuse insieme. La danza illustra il canto e interpreta i personaggi, il teatro fa eco alla musica, le canzoni spiegano le scene. Grazie alla grande collaborazione fra gli artisti, risulta un’alternanza armoniosa che mette in dialogo le arti e ne amplifica la potenza.