Il premier Conte riferisce sul Mes in Parlamento: nessuno ha firmato il trattato
E’ il giorno di Giuseppe Conte alla Camera dei Deputati. Il Presidente del Consiglio ha riferito sul Mes, ed ha iniziato il suo intervento puntanto il dito contro le opposizioni: “Mi sono sorpreso, se posso dirlo, non della condotta del senatore Salvini, la cui disinvoltura a restituire la verità e la cui resistenza a studiare i dossier mi sono ben note, quanto del comportamento della deputata Meloni nel diffondere notizie allarmistiche, palesemente false sul Mes”. Queste le parole del Premier.
Poi le considerazioni sul trattato: “Nessuno può oggi permettersi, non dico di sostenere apertamente ma anche solo di insinuare velatamente l’idea che il processo di riforma del Mes sia stato condotto segretamente o, peggio, firmato nottetempo”, dice ancora il premier alla Camera. “Non solo c’è stata piena condivisione all’interno del Governo, ma su questa materia vi è stato, con il Parlamento italiano, un dialogo costante, un aggiornamento approfondito”, ha aggiunto Conte.
Sulle accuse delle forze di opposizione, Conte è stato molto duro: “Da alcune settimane i massimi esponenti di alcune forze di opposizione hanno condotto una insistita, capillare campagna mediatica accusandomi di condotte talmente improprie e illegittime nella trattativa con l’Unione Europea da essermi reso responsabile di alto tradimento. Sarei uno spergiuro perché venuto meno al vincolo di essere fedele alla Repubblica. Questa accusa possiamo dobbiamo convenirne tutti non rientra nell’ambito dell’ordinaria dialettica politica”.
Pronta la replica di Lega e Fratelli d’Italia. Il Carroccio invita Conte a presentarsi dal Capo dello Stato per rassegnare le dimissioni, visto che il Governo non ha rispettato il mandato parlamentare, mentre per Giorgia Meloni “Conte ha parlato 44 minuti per smentire il Governo e la non emendabilità del trattato, che vorrebbe dire averlo già firmato”.