Processo civile, al via la riforma
Al via la riforma del processo civile, con l’approvazione del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro della giustizia Alfonso Bonafede, del ddl delega per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie. Il testo contiene disposizioni destinate ad incidere profondamente sulla disciplina del contenzioso civile, con l’obiettivo di semplificare l’iter e snellire i tempi, fermo restando il rispetto delle garanzie del contraddittorio.
Queste alcune delle novità principali: riduzione dei tempi del processo, l’ampliamento del catalogo delle controversie nelle quali è obbligatorio il preventivo tentativo di risoluzione alternativa, che viene invece escluso, in alcuni settori nei quali non ha funzionato. E ancora semplificazione e riduzione dei riti, con la revisione della disciplina del processo di cognizione di primo grado nel rito monocratico e la riduzione del novero dei casi in cui la competenza è attribuita al tribunale in composizione collegiale. In tema di espropriazione immobiliare, si introducono nuove norme che mirano da un lato a una maggior tutela del debitore, dall’altro alla riduzione dei tempi e dei costi.
Infine grande attenzione viene data dal testo al procedimento per lo scioglimento delle comunioni, che risulta oggi tra quelli con durata più lunga. Poiché lo strumento della mediazione si è rivelato particolarmente efficace, si introduce uno speciale procedimento di mediazione, che dovrà essere condotto da un avvocato o notaio, iscritto in uno speciale elenco.