Il sogno degli anni Venti: aperta in Basilica Palladiana la mostra sulle donne di Ubaldo Oppi
Klimt, Picasso, Modigliani, Sironi e Casorati, oltre naturalmente ad una consistente serie di opere di Ubaldo Oppi, protagonista della mostra. La Basilica Palladiana di Vicenza apre i battenti a “Ritratto di donna. Il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi“, l’attesa rassegna che resterà visitabile al pubblico da oggi 6 dicembre fino al 13 aprile 2020.
L’amicizia femminile, il sogno, il doppio riflesso nello specchio, il rapporto tra il pittore e la modella, donne fiere al punto da divenire feline, la nostalgia di paradisi perduti, ma anche la crudezza della realtà, sono i temi centrali della mostra. Non solo dipinti, ma anche abiti, gioielli, sogni di esotismo, desideri di viaggi e amori pervadono lo spazio espositivo, in dialogo bellissimo con l’architettura della basilica palladiana.
Oppi (Bologna 1889-Vicenza 1942), cresciuto a Vicenza ma formatosi tra Vienna, Venezia e Parigi, ha un immediato successo in mostre importantissime, anche nella Milano e nella Roma dei primi anni Venti, dove viene ‘scoperto’ da Margherita Sarfatti e Ugo Ojetti. I suoi dipinti ci rivelano lo sguardo attraverso cui scorrono in mostra una costellazione di ritratti dei maggiori artisti che sono stati suoi amici e avversari in esposizioni strabilianti, dal Salon d’Automne di Parigi al Premio Carnegie di Pittsburgh, dalla Biennale di Venezia alla mostra di Modern Italian Art di New York. Furono molti gli artisti entrati in contatto con Oppi, di cui in mostra si possono ammirare le opere, nella narrazione di un’epoca controversa, in cui molti cambiamenti contribuirono a creare la modernità, attraverso un’evoluzione dei ruoli sociali, del gusto e dell’arte. Grandi protagoniste di questi cambiamenti sono le donne e proprio a loro, in particolare, è dedicata la rassegna.
L’esposizione è curata da Stefania Portinari, docente di storia dell’arte contemporanea all’Università Ca’ Foscari di Venezia, promossa dal Comune di Vicenza e realizzata dal Palladio Museum e dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza in collaborazione con l’Accademia Olimpica e la Fondazione Giuseppe Roi. È sostenuta dalla Provincia di Vicenza, con il patrocinio della Regione del Veneto e con il contributo di Fondazione Cariverona. Partner della mostra è Intesa Sanpaolo.