Il Presidente Mattarella commemora le 17 vittime di Piazza Fontana a 50 anni dalla strage
Nel 50esimo anniversario della strage di Piazza Fontana a Milano, dove morirono 17 persone dopo l’attentato alla filiale della Banca Centrale dell’Agricoltura, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha partecipato al Consiglio Comunale di Milano per la commemorazione delle vittime. “Non sono fatti del passato, sono la nostra identità”, ha ricordato il capo dello Stato, che ha rivolto un messaggio ai familiari delle 17 vittime. “A loro dobbiamo saper dire che ci sentiamo legati da un vincolo morale, tra italiani e italiani”, ha detto.
Mattarella ha parlato anche dei tanti depistaggi che a lungo hanno nascosto la verità sulla matrice della strage. Per il presidente della Repubblica, “l’attività depistatoria di una parte di strutture dello Stato è stata doppiamente colpevole”. Secondo il capo dello Stato, fu “un cinico disegno, nutrito di collegamenti internazionali e reti eversive, mirante a destabilizzare la giovane democrazia italiana, a vent’anni dall’entrata in vigore della sua Costituzione. Disegno che venne sconfitto”.
Poi Mattarella ha continuato il suo intervento, dicendo che “Quella della strage di Piazza Fontana resta una ferita aperta, impossibile da dimenticare e che il trascorrere del tempo non colloca tra gli eventi vecchi e da rimuovere l’attacco alla democrazia portato in quegli anni. Al contrario”, ha osservato il Presidente, sono la nostra identità, il nostro Patto civile a essere usciti segnati da quegli avvenimenti. Infine un monito affinché il destino del nostro Paese non sia fatto di odio e violenza.