Il vuoto lasciato da Davide, ingegnere e istruttore Cai appassionato di arti marziali
A Vivaro, piccola frazione doveva viveva con la famiglia, e in tutta la comunità di Dueville, in tanti rimangono ancora increduli di fronte a una realtà crudele, che ieri ha squarciato la serenità della cittadina, risvegliatasi dopo due giorni di festività natalizie per piombare nel più profondo sgomento a causa della disgrazia che ha colpito una famiglia del posto. Davide Pizzolato, ingegnere elettronico di professione che lavorava all’Askoll Holding nella vicina Povolaro, alpinista esperto, istruttore e guida del Cai, non c’è più. Rientrerà dal centro Italia in Veneto, purtroppo, in una fredda bara dove gli affetti più cari e gli amici di sempre, insieme a quanti come lui condividono la passione genuina per la montagna e i suoi silenzi, verseranno solo lacrime al pensiero di non poterlo riabbracciare, nè sentirlo raccontare i suoi aneddoti su vette e sentieri in quota a lui tanti cari.
Il suo percorso, quello di vita, si è prematuramente bloccato ieri mattina, poco dopo le 10, mentre con altri tre compagni di escursione stava affrontando la scalata della parete est del monte Terminillo, promontorio degli Appennini. A soli 47 anni di età. Qualcosa è andato storto, un piede messo in fallo su una lastra. forse, poi la rovinosa caduta tra neve, ghiaccio e rocce lungo un canalone. I quattro escursionisti non erano legati in cordata quando si sono visti l’amico vicentino cadere rovinosamente a valle. Agli inquirenti laziali – l’incidente è avvenuto in provincia di Rieti – il compito di ricostruire gli istanti precedenti al dramma ineluttabile, che nemmeno i tempestivi soccorsi in eliambulanza hanno potuto evitare nonostante in un primo momento si confidasse di poter salvargli la vita.
La notizia della morte del 47enne vicentino è stata filtrata intorno al mezzogiorno di venerdì dai carabinieri della locale stazione di Dueville. Dopo le verifiche del caso, a loro è stato affidato di portare al padre Bruno – assai conosciuto in paese in quanto a lungo titolare di un bar nel centro del paese -, alla madre Maria Teresa e alla sorella Silvia il terribile messaggio che ha aperto il lutto nell’abitazione della famiglia Pizzolato, poco distante da Villa da Porto, tra le campagne di Vivaro. Davide aveva trascorso il Natale proprio con loro, per poi partire alla volta della meta appenninica all’indomani, nel giorno di Santo Stefano. Avrebbe dovuto rientrare dopo il Capodanno, da festeggiare con i compagni di viaggio.
“Ci ha lasciato un fratello”, “Ci ha lasciato un grande Uomo”, si legge sul sito del Cai di Vicenza, associazione di cui il compianto Davide era vicepresidente provinciale. “Davide vola alto nel cielo e veglia su di noi”. “Vola alto Grande Davide e riposa in pace che prima o poi per qualche altissima via ci si incontra”. Anche negli ambienti delle arti marziali vicentine il cordoglio è diffuso, visto che Davide aveva abbracciato le discipline orientali mettendosi anche qui a disposizione di tutti assumendo l’incarico di presidente del club di Caldogno Aikido Seikikan, intitolato a Maurizio Bittarello.
Genitori e familiari più stretti dovranno attendere i prossimi giorni per ricevere il nulla osta per la sepoltura e disporre della salma del congiunto. Solo dopo la comunicazione formale di rilascio da parte della Procura di Rieti potranno indicare giorno e modalità dei funerali dell’ingegnere, che aveva completato gli studi all’Università di Padova, dopo essersi diplomato in gioventù all’Itis Chilesotti di Thiene. A lui i membri del gruppo virtuale del Cai Vicenza hanno dedicato una profonda quanto commuovente preghiera della montagna: