Eventi pubblici di Capodanno: si “animano” le piazze vicentine. Niente veglione all’Odegar
Capodanno in piazza o a tavola, per i vicentini che hanno scelto di rimanere in città e provincia per festeggiare il passaggio di testimone tra il 2019 e il 2020. Se la maggior parte delle persone si ritroverà in casa di amici o familiari oppure nei tanti locali di ristorazione per il cenone di Capodanno e lo scambio di auguri, saranno in migliaia quelli quelle sceglieranno l’opzione della frizzante aria invernale all’aperto. Piazza dei Signori nel cuore di Vicenza la destinazione più gettonata, con il grande palco già allestito di fronte alla loggia del Capitaniato. Nella seconda città più popolosa della provincia, Bassano del Grappa, anche qui appuntamento in centro storico in piazza Libertà per abbracci e strette di mano benauguranti per l’anno venturo.
Trait d’union tra i due principali palchi vicentini per S. Silvestro la musica dal vivo, ma non mancheranno cioccolate calde, vin brulè e fette di pandoro e panettone in rispetto delle tradizioni. Senza dimenticare l’incanto offerto da piazza degli Scacchi di Marostica, aperta (ad ingresso libero) con musica da dj set e spettacolo di luci dal Castello.
Sotto lo sguardo solenne e maestoso della Basilica Palladiana, nel cuore di Vicenza si aprono le danze alle 22 fino alle 2 di notte. Musica “a palla” in piazza dei Signori, con grande rendez-vous per giovani e giovanissimi ma in realtà per tutte le generazioni, grazie ai commercianti del capoluogo berico. Vietata la detenzione di fuochi d’artificio e spray urticante, Assicurato qui nel centro storico del capoluogo così come negli altri avamposti di divertimento sparsi per il Vicentino un’adeguata sorveglianza da parte delle forze dell’ordine, oltre alla vigilanza privata.
Anche ad Arzignano, Schio, Thiene, Valdagno, Asiago, Montecchio Maggiore ci si prepara alla grande festa anche senza eventi pubblici programmati, garantito comunque un certo trambusto e tintinnare di bicchieri tra le vie e i locali dei centri cittadini. Una notizia, se così si vuol definire, l’assenza ad Asiago del tradizionale veglione-party al Palaodegar, lo stadio del ghiaccio che da decenni ospitava generazioni di giovanissimi. Ci si consola con un sostanziale tutto esaurito per le strutture alberghiere dell’Altopiano, e le feste pubbliche in piazza nei vari comuni della Reggenza: Enego, Gallio e Roana.
D’attualità il tema dei fuochi d’artificio, o meglio ancora i cosiddetti “botti, vietati a pena di multe salate – 150 euro – in talune città (Arzignano e Bassano come esempi più eclatanti, ma anche Gallio e Roana), sconsigliati in altre (Schio e Thiene) senza ordinanze ufficiali in merito. Anche se gli appelli a buon senso, rispetto altrui e alla sicurezza sono stati emessi nero su bianco dai rispettivi sindaci Valter Orsi e Giovanni Casarotto.