“Siete la parte buona di questo paese”. Il grazie di Amandola alla Protezione Civile vicentina
“La gente di Amandola vi regala un grazie, portate questo grazie alla vostra gente e alla vostre famiglie perché voi siete la parte buona di questo paese”.
Con queste parole il sindaco di Amandola ci ha congedato e queste parole sono la nostra ricompensa e il nostro orgoglio, queste parole assieme ai mille grazie ricevuti dagli abitanti che non ci hanno mai fatto mancare il loro calore anche nel mezzo di tanta neve e freddo. Ogni abitazione liberata una volta giunti sulla porta si è aperta per offrirci almeno un caffè caldo e scambiare due parole di sostegno, noi a loro e loro a noi.
I volontari della provincia di Vicenza e relativi mezzi provenienti da Sarcedo, Marostica, Schiavon, Vadagno, Mussolente e Enego si sono mossi subito appena chiamati hanno risposto come sempre presente, ci siamo organizzati e siamo partiti di notte il 19 Gennaio, la mattina del 20 eravamo sul campo; la situazione che ci siamo trovati ad affrontare non era ben chiara come sempre serve tempo per prendere coscienza dei fatti di una emergenza, ma come sempre non ci siamo persi d’animo anche se stanchi dal viaggio ci siamo messi immediatamente a disposizione: abbiamo sistemato la nostra base (che avrebbe poi accolto anche la colonna mobile di Verona e del Piemonte con altri mezzi in serata) e ci siamo messi all’opera. I mezzi più pesanti dotati di frese sono stati immediatamente dirottati presso l’eliporto per lo sgombero della neve e renderlo funzionale per l’atterraggio di elicotteri per l’emergenza, le altre squadre un po’ alla volta si sono dislocate nel territorio liberando accessi agli edifici pubblici al nostro arrivo tutto chiusi, questo fino a sera. Stanchi siamo rientrati al nostro campo, ci siamo riposati giusto il tempo di un pasto e siamo ripartiti per dare supporto ai vigili del fuoco per liberare un parcheggio colmo di neve che con l’inizio della pioggia rischiava di ribaltare i parapetti e lastre di ghiaccio sulla corso principale del paese, tutto a mano con semplici badili ma quella che alla vista sembrava un’opera difficile si è rivelata grazie alla collaborazione e alla determinazione solo un altro piccolo ostacolo da superare.
La giornata successiva dopo una notte tranquilla interrotta solo dal vibrare di qualche piccola scossa di terremoto è partita con alcune chiamate urgenti così ci siamo mossi con la professionalità che ci contraddistingue ci siamo lanciati verso gli interventi: chi con motoseghe, per liberare la strada al gatto delle nevi assieme ai volontari piemontesi, ha raggiunto una frazione isolata per portare beni di prima necessità; chi ha aperto con le frese e trattori la strada verso una contrada; chi ha dato aiuto a alcuni abitanti a liberare il tetto che stava crollando; e chi ha raggiunto liberando le abitazioni di due anziane signore irraggiungibili con i mezzi meccanici e permettendo loro di uscire di casa dopo 4 giorni.
L’emergenza e le nostre attività sono rese però possibili da tanto lavoro e specializzazione che ogni giorno in tempo di pace ci prepariamo ad affrontare, sono rese possibili da tanti altri indispensabili volontari che lavorano a questo sistema e che anche da casa non ci fanno mancare il loro supporto.
Altre squadre erano pronte a partire per darci il cambio ma fortunatamente con l’aiuto di tutti la situazione almeno in quei posti è notevolmente migliorata, ma a quelle squadre e a quei volontari va la stessa nostra gratitudine: ricordiamoci anche di loro.
Siamo rientrati come sempre stanchi ma felici di aver portato il nostro aiuto e aver contribuito magari solo per una piccola parte a dare sostegno e aiuto a chi ha bisogno: questo facciamo e questo è quello che chiediamo di poter fare perché ci rende felicemente vivi.
Cristiano Todeschini
presidente Gruppo Protezione Civile Sarcedo
e rappresentante del Distretto Alta Pianura