Cima Mandriolo sull’Altopiano dei 7 Comuni
Penultima vetta dell’Alta Via 11 dell’Altopiano di Asiago, Cima Mandriolo è la meta ideale per una facile ma appagante escursione sia d’estate che d’inverno.
Il monte fa parte della cresta che separa l’Altopiano dei Sette Comuni dalla Valsugana ed è situato all’estremo limite della provincia di Vicenza al confine con la regione Trentino. Assai frequentato d’estate per la relativa facilità di accesso, attrae numerosi escursionisti soprattutto per la bellezza del panorama che si gode dalla cima.
Anche d’inverno lo spettacolo è garantito e la salita risulta tutto sommato facile se, come deve essere sottolineato ogni volta, si è in possesso dell’attrezzatura adeguata e della capacità di usarla in base alle condizioni del manto nevoso. L’escursione d’inverno si presta bene alle ciaspolate e per chi si approccia allo scialpinismo.
D’inverno il punto di partenza ideale è dal Rifugio Larici oppure dal vicino Rifugio Val Formica. Si segue da subito la strada forestale che si stacca dal tornante poco prima del Rifugio Larici, la quale conduce verso Porta Manazzo e l’omonima malga. Non resta che seguire la stradina fino allo spiazzo quasi pianeggiante nei pressi della malga. Volendo si può andare a osservare la Valsugana dal valico di Porta Manazzo lì vicino.
Per proseguire basta tenere la destra sempre su strada forestale dalla quale dopo poco tempo si scorge già la punta di Cima Mandriolo che si innalza con il suo profilo regolare. Giunti in vista del pendio finale, dove il bosco lascia spazio ai mughi e ai pascoli, basta puntare alla sommità scegliendo la via che si preferisce.
Dalla cima si ammira la dorsale verso lo Spitz Vezzena, i laghi di Levico e Caldonazzo, il Becco di Filadonna e la vicina catena del Lagorai. Più distante, spicca per estetica la catena delle Dolomiti di Brenta. Dalla parte opposta invece la dorsale dell’altopiano prosegue con Cima Larici e il Portule, mentre più a sud si eleva il Monte Verena.
Il ritorno è per la stessa via dell’andata.
D’estate si può salire sia per la strada forestale che per il sentiero 205 che da Porta Manazzo segue la cresta fino alla Cima Mandriolo. In alternativa si può ascendere anche dalla cresta opposta provenendo dal Passo Vezzena e passando per la Bocca di Forno.