Raffica di furti alle auto: colpito anche Formisano, segretario Pd. Preso il “martellatore seriale”
L’ennesimo vetro in frantumi di un’auto parcheggiata in città, ma stavolta l’autore del tentativo di furto e dei danneggiamenti è stato identificato e rintracciato. E potrebbero essergli accreditati, se così si può dire, altre decine di raid avvenuti negli ultimi giorni. Si tratta di un pugliese di 35 anni, originario di Foggia ma che risulta domiciliato ad Asiago (M.M. le iniziali), “pendolare” tra l’Altopiano e il centro storico di Vicenza dove si sospetta abbia spaccato un centinaio di finestrini ai danni dei proprietari dei veicoli in sosta.
L’ultimo dei quali è stato segnalato solo l’altra notte, in contrà Santa Corona, con presa di mira – inconsapevolmente – la vettura di Federico Formisano, ex presidente del consiglio comunale del comune capoluogo in giunta Variati e attuale segretario provinciale del Partito Democratico. La scena, però, è stata ripresa stavolta dalle telecamere di videosorveglianza, consentendo al comando di polizia locale e Questura di riconoscere il responsabile del blitz e far scattare la denuncia nei suoi confronti. Una “sorpresa” per nulla gradita da Formisano, che risiede poco lontano da Santa Corona, che ieri mattina alle 8 è stato avvertito dai vigili del danno subito alla sua Jeep Renegade. Per alcune centinaia di euro che, difficilmente, saranno risarciti pronta mano dai diretti responsabili, così come per le altre decine di vicentini vittime del disagio provocato da un un paio di balordi dedito alla delinquenza. Nulla di valore si trovava nell’abitacolo: il ladruncolo se ne era andato, infatti, a mani vuote.
Notifica di reato al 35enne foggiano che va ad aggiungersi a quella resa nota soltanto ieri per lo stesso losco individuo, pregiudicato di lungo corso per reati considerati di lieve entità contro il patrimonio; lo scorso 3 febbraio a Thiene aveva sottratto un martelletto frangivetro in dotazione ai pullman in caso di emergenza, fattore indiziario che lo collega a più episodi di furti, utilizzandolo come arnese da scasso. Si sta facendo strada l’ipotesi che utilizzasse gli spiccioli arraffati nei vani e rivendesse gli oggetti sottratti degli abitacoli in cambio di sostanze stupefacenti: non è noto se per uso personale o per nuovi scambi al fine di ottenere denaro. Le indagini risultano in corso, spulciando tra le decine di denunce di cittadini vittime dei raid, mentre si valuta il grado di complicità di un 30enne avvistato – e ripreso – in più occasioni in compagnia del malvivente. Entrambi sono italiani.
Nei confronti dell’artefice dei danneggiamenti, incastrato di fatto dai filmati, è stato emesso un foglio di via della durata di 3 anni. La Questura conta così di allontanarlo dal capoluogo berico in modo da “stoppare” almeno le condotte criminali seriali dell’uomo, in attesa della prosecuzione dell’iter di giustizia. Altre denunce già pendenti, infatti, non lo avevano affatto scoraggiato dal perseverare negli illeciti. Di fatto, salvo il “martellatore seriale” si ravveda, il problema di sposterà in provincia senza alcuna risoluzione immediata.