Europa League, lampi di Eriksen e l’Inter va. Roma: basta un gol di Carles Perez
Per il calcio italiano, si chiude positivamente la prima due giorni di Coppe Europee: dopo l’Atalanta nell’andata degli ottavi di finale di Champions, vincono anche Inter e Roma nel primo match dei sedicesimi di Europa League. Successi di peso diverso però per nerazzurri e giallorossi perchè mentre la squadra di Conte con il 2-0 in casa dei bulgari del Ludogorets ipoteca di fatto il passaggio agli ottavi di finale, l’1-0 con cui la compagine capitolina esce dall’Olimpico nella sfida contro il Gent non lascia sereni in vista del ritorno in Belgio. Soprattutto alla luce del momento difficile di Dzeko e compagni.
Un brodino per i giallorossi: contro un buon Gent basta il lampo iniziale di Carles Perez. Lo spagnolo ex Barcellona arrivato dal mercato di gennaio segna al 13′: partita combattuta, col portiere romanista Pau Lopez che rischia grosso in più di un’occasione. Il 27 febbraio in terra belga servirà decisamente un’altra Roma per passare il turno. Sono soltanto tre le note positive per la squadra di Fonseca in crisi nera da oltre due mesi: la vittoria, il fatto di non aver subito gol e la prestazione del 22enne attaccante catalano. Finalmente un successo, dunque, dopo tre sconfitte di fila in campionato che hanno compromesso il cammino verso il quarto posto.
Serviva assolutamente una vittoria per risollevare un morale sotto i tacchi: la vittoria è arrivata, ma, la Roma rimane molto malata e l’approssimativa prestazione contro i belgi lo conferma. Dato che per quanto visto in campo e per le occasioni create, il Gent avrebbe meritato il pareggio. Tornando ai singoli, Carles Perez a parte, bene il solito Smalling e Veretout che almeno rispetto agli altri ha lottato su ogni pallone. Di Dzeko si ricorda solo l’assist per il gol del prodotto della “Cantera” blaugrana. Male, malissimo, invece: Kolarov, Cristante e Pellegrini, uscito addirittura tra i fischi.
Razgrad, Ludogorets Arena: la prima perla di Eriksen illumina l’Inter. La squadra di Antonio Conte vince 2-0 in Bulgaria segnando entrambe le reti nella ripresa. Primo centro in maglia nerazzurra per il talento danese. Raddoppia Lukaku su rigore al 95′. Il match di ritorno tra una settimana al Meazza sarà praticamente una formalità.
Vittoria netta, risposte importanti e una sperimentazione tattica che può diventare una svolta per la stagione dell’Inter. Eriksen disputa una mezz’ora abbondante da stella del calcio quale è, segna e dimostra a Conte che deve puntare su di lui per rilanciare il progetto nerazzurro nella lotta scudetto. Partito con il solito stucchevole 3-5-2, il tecnico salentino ripropone un più europeo 4-3-1-2. C’è poco da fare, se hai un talento come Eriksen devi sfruttarlo giocando con questo modulo. Certo, andrà testato contro avversari più forti dei bulgari ma è già qualcosa che Conte lo abbia preso in considerazione, rinunciando al suo vecchio credo calcistico.
Eriksen si prende la scena e prende per mano l’Inter grazie a due cambi: al minuto 65 finisce il riposo di Lukaku, che si piazza a fare da riferimento davanti, con risultati immediati. Più o meno nello stesso momento, il trequartista Eriksen si avvicina di più alla porta, lasciando la linea dei cinque e diventando subito pericoloso. Infine, il cambio Barella-Moses, con passaggio al 4-3-1-2, lancia definitivamente il fuoriclasse danese. Il modulo difensivamente regge e porta al secondo gol. Sul taccuino del match anche un palo colpito da Sanchez e una traversa centrata dallo stesso Eriksen. La settimana prossima, oltre alle gare di ritorno di Roma e Inter, proseguirà lo spezzatino degli ottavi di Champions: riflettori puntati su Napoli-Barcellona e Lione-Juventus.