Veneto, aggiornamento sui casi di contagio: sono 133. Oltre metà risultano asintomatici
Nuovo aggiornamento riguardo i numeri degli affetti da coronavirus in Veneto: sale da 111 ai 133 la cifra dei casi di positività ai test, secondo il bollettino di venerdì mattina, a una settimana esatta dall’inizio dell’emergenza sanitaria in Italia. Oltre metà dei contagiati – 69 il numero preciso – risulta del tutto asintomatica secondo i dati diffusi dall’ente regionale. Rimangono fermi a 2 i decessi, 29 invece i pazienti ricoverati e tra questi sono 8 quelli seguiti in terapia intensiva e quindi in gravi condizioni in diversi ospedali veneti.
I focolai di contagio rimangono quelli già conosciuti, con cinque nuovi casi a Vò Euganeo che porta il totale a 59, poi Treviso con 23, Venezia (10), Limena (9), Mirano (5) e gli altri casi isolati ma riconducibili al cluster già citati o a quello di Codogno nel Lodigiano. Stamane si riunisce nuovamente l’unità di emergenza nella sede della Protezione Civile di Marghera, a Venezia, in attesa di conoscere (tra oggi e domani) la decisione di concerto tra Ministero della Salute e Regione Veneto riguardo la riapertura dell’attività didattica nelle scuole.
Il dato nazionale aggiornato rileva un incremento del numero di vittime, salito a 17 – tutti in Lombardia i decessi registrati ieri e nella nottata -, e del totale degli italiani positivi al test coronavirus, 650. Resi noti anche altri casi di connazionali in cura all’estero dopo il riscontro di contagio (fonte Rainews): in Nigeria un uomo partito da Milano per l’Africa si trova in isolamento a Lagos. In Lituania e Olanda infette due persone rientrate in patria da viaggi nel Nord Italia, mentre negli Emirati Arabi due membri dello staff di una squadra di ciclismo italiana sono stati sottoposti a test risultati positivi sul virus (fonte Eurosport) e la corsa sospesa.
Si ricorda il numero verde 800.462.340 attivato dalla Regione Veneto, utile per ricevere informazioni utili e assistenza sui comportamenti da tenere in questa fase di emergenza sanitaria e la prassi da seguire per chi ritenesse di essere entrato in contatto con il virus.