Addio a Suor Germana, lascia gli amati fornelli, le ricette e i libri di cucina
Aveva saputo impastare insieme la missione di fede con la passione per la cucina la sorelle vicentina Suor Germana, conosciuta in tutta Italia con questo nome, dopo i voti, e nell’Ovest Vicentino con il nome di battesimo Martina Consolaro. Si è spenta ieri, a 81 anni, dopo una vita di sorrisi tra i fornelli, ricette e pagine bianche divenute libri: circa 40 quelli scritti di sua mano, alcuni di questi veri e proprio best seller nel settore gastronomico.
Nata nel 1938 nel paesino di Durlo, nel comune di Crespadoro, ha trascorso la fanciullezza nella terra d’origine per poi trasferirsi in Piemonte e in seguito, a 19 anni, dedicarsi alla vocazione di suore. Avrebbe compiuto 82 anni ai primi di luglio, era di umili origini e non lo aveva mai dimenticato. Si è spenta in provincia di Varese dove era ospitata in una casa di riposo. Qualcuno sulla stampa l’aveva definita come “la cuoca di Dio”, con una popolarità in Italia almeno pari agli chef stellati perennemente sotto i riflettore delle telecamere.
L’attività di insegnamento in cucina la portò a partire dagli Anni ’80 prima a diventare di fatto una scrittrice molto seguita dalle casalinghe (e non solo in verità), grazie al successo della prima pubblicazione intitolata “Quando cucinano gli angeli”. Il libro fu ristampato in più edizioni vendendo la cifra record di 2 milioni di copie, e fu poi tradotto in 16 lingue e distribuito in tutto il mondo. Poi, dal 1987, raccolse ancora il favore del pubblico l’annuale “Agenda di suor Germana”. Di fatto fu anche giornalista, collaborando con varie riviste e periodici – tra cui Famiglia Cristiana e Visto -, e ospite in radio (Radio Maria) e tv in più riprese, da Domenica In a Forum passando per Uno Mattina, partecipando come ospite anche al Festival di Sanremo nel 1999.
Le esequie saranno celebrate oggi in forma privata in Lombardia. Nell’ultima intervista rilasciata a Famiglia Cristiana nel 2018, così dichiarò: “Ho guadagnato molto più di quanto potessi mai immaginare. Con i soldi, io che ero nata povera, ho potuto sostenere il Punto Familia di Torino e aiutare tanti poveri. E purtroppo c’è stato anche chi si è approfittato di me. Ma pazienza: la vera ricompensa la dà solo Dio”.