Coronavirus, la Lombardia chiede al Governo la chiusura. Solidarietà dall’Unione Europea
In piena emergenza coronavirus, il governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana ha inviato una lettera ufficiale al governo con le richieste per fermare il contagio.
Una stretta significativa delle misure per contenere il contagio, ma non una vera e propria serrata. Resterebbero infatti aperti i servizi di pubblica utilità, le edicole, i negozi di generi alimentari naturalmente, le imprese, con attività sospesa o limitata in base a un accordo raggiunto con Confindustria Lombardia , e i trasporti pubblici che restano su strada. Chiuderebbero i centri commerciali, i negozi, bar, pub, ristoranti, sospesi i servizi di mensa sia nelle strutture pubbliche che private.
L’ipotesi di una chiusura arriva anche dalla Sardegna, dove il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu dice: “Chiudiamo tutto per quindici giorni”. Il primo cittadino si dice soddisfatto della risposta dei cittadini alle prescrizioni imposte per contenere in contagio da coronavirus, ma invita non organizzare feste di compleanno nei parchi e a non uscire se non per i motivi indicati dal governo”. Poi rilancia: “Ora serve un ulteriore sforzo: chiudiamo tutto e lasciamo aperti solo gli esercizi per le necessità primarie”. In campania, invece, per contrastre il diffondersi del virus, il presidente della Regione De Luca, ha disposto con decorrenza immediata e fino al 3 aprile, il divieto di svolgimento sull’intero territorio dei mercati anche rionali e settimanali e di fiere di qualsiasi genere.
Solidarietà al Belpaese anche dal presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen, che in un videomessaggio ha detto: “Cari italiani, in questo momento difficile, voglio dirvi che non siete soli”. Poi ha aggiunto: “In Europa stiamo seguendo con preoccupazione, ma anche con profondo rispetto e ammirazione quello che state facendo. L’Italia è parte dell’Europa e l’Europa soffre con l’Italia. In questo momento in Europa siamo tutti italiani”.