Covid-19, sanità lombarda a rischio collasso. Gallera: pochi posti in terapia intensiva
“Siamo vicini a un punto di non ritorno”. Sono queste le parole con cui l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera descrive lo stato della sanità lombarda in questa fase emergenziale prodotta dalla pandemia da coronavirus.
È una continua “corsa contro il tempo” per curare – o in molti casi salvare – i pazienti affetti dal Covid-19. Ma “ogni giorno è sempre più complicato e difficile perché il livello di saturazione dei nostri presidi è estremamente alto, anche se il sistema sta reagendo con tutte le capacità che ha”, racconta Gallera secondo il quale non sono rimaste che poche decine di posti in terapia intensiva.
«Se ogni giorno abbiamo 85 persone in più che entrano in terapia intensiva e tendenzialmente ne escono due o tre, perché il dato è il 10% e il 15% considerato chi esce e chi muore, tutto questo non è sufficiente», ha spiegato l’assessore. A Bergamo e Brescia le situazioni più critiche. Qui gli ospedali hanno quasi esaurito fisicamente la capacità di accoglienza”.
Grande tema che coinvolge tutta Italia e che tiene banco soprattutto in Lombardia è quello delle mascherine. “A noi servono mascherine del tipo fpp2 o fpp3 o quelle chirurgiche e invece ci hanno mandato un fazzoletto, un foglio di carta igienica, di Scottex“, ha detto Gallera ai microfoni di Sky Tg24 commentando la qualità delle mascherine consegnate dalla Protezione civile alla Regione. Seccato, Angelo Borrelli ha replicato: “Ci stiamo lavorando”, chiedendo di smorzare le polemiche e restare uniti.
«In tutto il mondo c’è una chiusura delle frontiere all’esportazione, penso a Paesi come India, Russia e Romania, che rappresentano il mercato dal quale i fornitori avevano recuperato mascherine. Per questo il lavoro di recupero delle mascherine è molto faticoso – ha spiegato Borrelli -. Ma è un problema non soltanto italiano».
Dai microfoni di Stasera Italia, Gallera ha rincarato la dose: “Sono fatte di un velo molto sottile. Non sono carta igienica, mi scuso, perché la carte igienica a volte ha uno strato più solido di questo”.