Donare il sangue in tempi di emergenza. Fidas: “è possibile, necessario e sicuro”
Lo spostamento dei donatori di sangue per recarsi nei centri trasfusionali è consentito, le operazioni di prelievo vengono svolte in massima sicurezza e c’è anche adesso bisogno di raccogliere quanta più linfa vitale in vista del termine dell’emergenza sanitaria. Fidas Vicenza lancia un appello, e lo affida – anche attraverso il video – al presidente provinciale Mariano Morbin e alla coordinatrice giovani Alisea Salmaso. Si tratta già sin da ora di una situazione di necessità, che si concretizzerà in particolare quando riprenderanno gli interventi chirurgici ordinari. Non sussiste alcun pericolo per la salute di chi si appresta ai prelievi di sangue ed emocomponenti, mentre dovranno attendere con un po’ di pazienza i nuovi candidati donatori che stanno chiamando in questi giorni.
Su scala nazionale le donazioni sono calate del 10% nei primi 15 giorni del mese di marzo, a causa del timore di recarsi nei centri di raccolta. Da qui un primo appello da parte del Centro Nazionale, racchiusi nel motto “Non fermare la solidarietà”.
“Il nostro paese sta vivendo un momento particolare e di grande fragilità – spiega Morbin -. Noi donatori di sangue abbiamo delle grandi responsabilità. Dobbiamo aiutare e supportare i nostri malati ed il sistema sanitario nazionale”. Di recente è stata attivata la prenotazione della donazioni, una novità lungimirante che in un periodo così delicato si è rivelata fondamentale per far fronte alla situazione contingente. “Per pianificare la propria donazione è possibile prendere appuntamento contattando la Fidas di Vicenza o attraverso l’app e le modalità di consueto impiegate. Gli accessi al centro raccolta sono molto rigidi – sottolinea Morbin – e ben gestiti dal direttore del Dipartimento, il dott. Francesco Fiorin e dal suo staff, pertanto non ci sono particolari preoccupazioni per i donatori”.
Vicentini, popolo di gente generosa. “Il mio grazie va, innanzitutto, a coloro che in questi giorni stanno chiamando per prenotarsi e per diventare donatori di sangue. Ora non sarà possibile trattare la loro richiesta perché non possiamo liberare gli accessi in questo momento d’emergenza, ma saranno contattati nelle prossime settimane. Insieme – conlude il presidente provinciale dell’associazione – ce la faremo”.