Violazioni del Dpcm, 7.890 persone denunciate in Italia. Licenza sospesa per 22 esercizi
Sono state 172.720 le persone controllate lunedì in seguito alle misure per il contenimento del coronavirus: 7.890 sono state denunciate per inosservanza degli ordini dell’autorità, 229 per false dichiarazioni a pubblici ufficiali. Le denunce sono cresciute del 13,5% rispetto alle 6.951 del 15 marzo. Anche gli esercizi commerciali hanno fatto la loro parte: ne sono stati controllati sono stati 97.551, 217 i titolari denunciati, 22 le sospensioni decise.
Casi più disparati in tutta Italia. A Bologna, ad esempio, è stata la segnalazione di alcuni cittadini a fare intervenire la polizia in un negozio di barbiere-parrucchiere aperto e in attività in palese violazione del decreto. Gli agenti hanno sorpreso cinque persone nell’esercizio: un lavoratore di 23 anni e quattro clienti, di età comprese fra i 25 e i 56 anni.
In Calabria, sei giovani sono stati denunciati dai carabinieri perché sorpresi a bivaccare nella piazza principale di Fabrizia, in provincia di Vibo Valentia. Il fatto è avvenuto nella tarda serata di lunedì quando i giovani, incuranti delle regole imposte dal governo, sono stati notati fumare creando assembramento.
Più curioso quanto successo in Trentino Alto Adige, dove alcune persone sono state pizzicate mentre sgozzavano, scuoiavano e lasciavano una pecora in strada. I carabinieri di Castel Ivano, in provincia di Trento, li hanno denunciati per macellazione abusiva, uccisione di animale e inosservanza dei provvedimenti per il contrasto alla diffusione del virus.
Più focosa, invece, la denuncia per una 40enne tunisina e un 23enne egiziano: i due si sono lanciati in effusioni amorose inequivocabili in un’auto parcheggiata a Milano in zona Mecenate. La scena è stata però notata dai carabinieri, che sono intervenuti e li hanno interrotto, denunciandoli per aver violato il decreto anti-coronavirus.