Appello dei sindaci dell’Alto Vicentino: “Donateci presidi protettivi per i sanitari”
All’ospedale di Santorso e nelle strutture residenziali dell’Alto Vicentino mancano dispositivi di sicurezza per sanitari e operatori e così i sindaci del territorio si appellano a cittadini, aziende e altre realtà.
Ecco quali sono i presidi protettivi che servono, nel dettaglio: tute integrali con cappuccio, possibilmente idrorepellenti almeno sulla parte anteriore; camici idrorepellenti a maniche lunghe; facciali filtranti ffp2; facciali filtranti ffp3; mascherine chirurgiche triplo strato con marcatura Ce; visiere; guanti usa e getta.
“Chi fosse in possesso di questo materiale – spiega il presidente del Comitato dei sindaci Franco Balzi, anche a nome dei colleghi – è invitato a metterlo a disposizione della comunità: andrà a maggior tutela degli operatori sanitari impegnati in questa emergenza.
L’esigenza è assolutamente urgente ed importante, in attesa degli approvvigionamenti annunciati da Azienda Zero di Regione Veneto”.
“Va però assolutamente evitato – aggiunge il sindaco di Santorso – di conferire questo materiale presso la portineria dell’ospedale, per le più che comprensibili ragioni di assembramento in un luogo che va invece assolutamente protetto”. E’ stato per questo individuato, come punto di raccolta, la sede del magazzino economale dell’Ulss, in via San Camillo De Lellis a Schio: apertura ore 8-16. Fuori da questo orario (meglio evitare) si può chiamare il numero reperibile 335-7851326.
I sindaci raccomandano di evitare assolutamente il conferimento di materiale non corrispondente a quanto richiesto e di provvedere a questa generosa azione solo in relazione a quantità ragionevoli di materiale: “l’iniziativa non vuole certo mettere inutilmente in strada centinaia di persone, che come tutti ben sappiamo sono tenute a restare il più possibile nella propria abitazione” conclude Balzi.