Coronavirus, Cdm vara la nuova stretta: fino a 5 anni di carcere per i positivi che violano la quarantena
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Multe da 400 a tremila euro per chi aggira le misure per arginare la diffusione del Covid-19. Che possono arrivare fino a 4mila euro se si è a bordo di un veicolo, senza però che ci sia il sequestro del mezzo. Mentre se un positivo da coronavirus non rispetta la quarantena, rischia fino a 5 anni di carcere.
E’ quanto prevede il nuovo decreto anti-coronavirus approvato ieri in Cdm, che accorpa e inasprisce tutti i divieti e le sanzioni stabiliti finora per fronteggiare l’emergenza.
“Ciascuno deve fare la propria parte“, ha detto il premier Giuseppe Conte illustrando il decreto in conferenza stampa chiarendo che i governatori di Regione “potranno adottare nell’ambito delle loro competenze anche provvedimenti più restrittivi”. Fermo restando la funzione che spetta al governo di coordinamento e omogeneità. Inoltre, viene stabilito che il premier riferisca alle Camere ogni 15 giorni. Per quanto riguarda infine la durata delle misure, Conte ha specificato che seppur l’emergenza sia stata dichiarata fino al 31 luglio, è da considerarsi un “termine estremo” e l’obiettivo del governo è quello di togliere le misure molto prima per ritornare gradualmente alla normalità. Il decreto Sanzioni inizierà il suo percorso in Parlamento da Montecitorio, dove verrà fatta la prima lettura.
“Ciascuno deve fare la propria parte“, ha detto il premier Giuseppe Conte illustrando il decreto in conferenza stampa chiarendo che i governatori di Regione “potranno adottare nell’ambito delle loro competenze anche provvedimenti più restrittivi”. Fermo restando la funzione che spetta al governo di coordinamento e omogeneità. Inoltre, viene stabilito che il premier riferisca alle Camere ogni 15 giorni. Per quanto riguarda infine la durata delle misure, Conte ha specificato che seppur l’emergenza sia stata dichiarata fino al 31 luglio, è da considerarsi un “termine estremo” e l’obiettivo del governo è quello di togliere le misure molto prima per ritornare gradualmente alla normalità. Il decreto Sanzioni inizierà il suo percorso in Parlamento da Montecitorio, dove verrà fatta la prima lettura.
Passi avanti intanto tra Governo e sindacati sulle chiusure delle attività produttive per l’emergenza coronavirus. Prevista una nuova riunione oggi alle 12. Cigl, Cisl e Uil parlano di “importanti modifiche” convenute con l’Esecutivo. Possibile la revoca dello sciopero dei metalmeccanici di Lombardia e Lazio.
Appello del presidente del consiglio anche ai benzinai, che vorrebbero incrociare le braccia a partire da oggi. I motivi della protesta sono la poca sicurezza sanitaria e la bassa la sostenibilità economica del servizio.
Cala intanto per il terzo giorno consecutivo il numero dei nuovi positivi in Italia, 3.612. Risale invece quello dei decessi, 743, che porta il totale delle vittime nel nostro Paese a 6820. Sono i dati diffusi ieri, nel consueto punto stampa, da Angelo Borrelli, capo dipartimento della Protezione Civile. I guariti in totale sono 8326 (+894), i casi attualmente positivi nel complesso sono 54030 (+3612). In isolamento domiciliare sono 28697 persone, 21937 sono ricoverate e 3396 sono in terapia intensiva.