88enne colto da malore sull’argine: già in ipotermia, viene salvato da un carabiniere
Un carabiniere fuori servizio scorge alle cinque di mattina un corpo riverso a terra e si ferma a soccorrerlo, salvando così probabilmente la vita ad un anziano che era già in ipotermia.
E’ accaduto a Creazzo, sull’argine del fiume Retrone all’alba di ieri. Un appuntato del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Valdagno – Matteo Ravera, di 35 anni – mentre (già in divisa) si stava recando a Valdagno per prendere servizio ha notato, lungo la passeggiata pedonale che costeggia l’argine del Retrone in via degli Alpini, un corpo esanime: erano le 5 del mattino e, vista anche la situazione emergenziale, non vi erano altre persone in circolazione. Ha quindi fermato l’auto e raggiunto la persona, che sembrava morta, distesa a terra: si è quindi accostato al corpo e si è reso conto che era un anziano, ancora in vita, tremolante e già in ipotermia.
L’appuntato ha fatto intervenire immediatamente un’ambulanza del Suem 118 e una pattuglia di colleghi dalla tenenza di Montecchio Maggiore, tramite il 112, poi è corso alla propria auto, dove ha preso una coperta con la quale ha avvolto l’anziano, cercando di riscaldarlo.
Dopo pochi minuti è arrivata la gazzella dei colleghi, che ha portato un telo termico, cercando così di garantire un maggior riscaldamento corporeo al malcapitato. E’ quindi arrivata a sirene spiegate l’ambulanza del Suem e l’anziano, in condizioni critiche, è stato trasportato all’ospedale di Vicenza. Qui, le sue condizioni sono migliorate, tanto che ha ripreso conoscenza. L’uomo – D.O., 88enne di Creazzo – era stato colto da malore, come è stato ricostruito successivamente, mentre stava passeggiando lungo la pedonale e si era accasciato a terra, ancora nella notte. Le rigide temperature notturne lo avevano poi sorpreso ed avvolto, portandolo in uno stato di ipotermia. Salvata la vita grazie all’appuntato, presto l’anziano sarà dimesso ed affidato alle cure delle figlie.