Coronavirus, i dati nel mondo e una fosca previsione economica sull’occupazione
Al di là della drammatica emergenza sanitaria, il coronavirus sta avendo e soprattutto avrà un impatto da incubo sull’economia mondiale, in particolare sull’occupazione. Il Covid-19, in tutto il pianeta cancellerà infatti il 6,7% delle ore lavorate, pari a 195 milioni di addetti a tempo pieno.
E’ questo quanto emerge dal calcolo fatto dall’Organizzazione internazionale del lavoro. Mentre la Johns Hopkins University fa sapere che a oggi sono oltre 80mila i morti nel mondo.
Per la precisione: 81.103. Mentre, i contagiati sono 1.413.415. Altri dati spaventosi: secondo l’agenzia di stampa Afp più di 4 miliardi di persone in 100 Paesi o territori sono obbligati o invitati a stare in casa per contenere la diffusione del virus. In pratica, si tratta di oltre la metà della popolazione mondiale (il 52%), valutata dall’Onu nel 2020 a 7,79 miliardi di persone.
Si aggrava di ora in ora la situazione negli Usa. Superata quota 12mila morti, più di mille in poche ore. Mentre, in totale i casi di contagio sono saliti a 383.256. E Donald Trump alla luce di tutto questo annuncia: “Gli Stati Uniti potrebbero sospendere i fondi diretti all’Organizzazione mondiale della sanità”. Il capo della Casa Bianca in precedenza aveva criticato l’Oms per essere troppo filocinese e per aver lanciato in ritardo l’allarme sulla pandemia.
Il punto su Francia, Gran Bretagna e Spagna. In Francia sono 607 i decessi: in totale sono 7.091 le persone morte negli ospedali. Aggiungendo le oltre 3mila vittime del censimento effettuato negli ospizi, la Francia ha quindi superato quota 10mila per un totale di 10.328. In Gran Bretagna 786 morti in 24 ore. Torna dunque a impennarsi il numero di morti e di contagi nel Regno Unito, dopo il rallentamento del livello d’incremento degli ultimi giorni.
Drammatica anche la situazione in Spagna, dove il numero delle vittime è salito a 13.798, rispetto ai 13.055 di lunedì. Si sono registrati quindi 743 nuovi decessi nelle ultime 24 ore.