Riapertura aziende: da ieri si scrive alla Camera di Commercio
A partire dalla giornata di ieri le aziende che intendono riaprire (pur non avendo il codice ATECO previsto dal DPCM del 10 aprile) non devono più sentire la prefettura, ma la camera di commercio, attraverso il portale https://servizionline.vi.camcom.it. Complessivamente, considerando le nuove deroghe e quelle già riconosciute in precedenza, circa il 48% delle imprese attive in provincia è ora autorizzato a operare.
Il portale dedicato, attivato a tempo di record durante il fine settimana di Pasqua, servirà quindi per gestire le comunicazioni relative alla prosecuzione dell’attività secondo le ultime novità introdotte dal Governo sul tema, tramite il DPCM del 10 aprile. Il servizio, attivo già dalla giornata di ieri, sostituisce la precedente procedura che prevedeva l’invio di una pec alla Prefettura, che dunque non saranno più accettate: questo al fine di consentire una migliore gestione un flusso di comunicazioni che si prevede elevato.
Per essere in regola e riprendere l’attività, quindi, le imprese interessate non devono far altro che collegarsi al sito https://servizionline.vi.camcom.it, dove è possibile registrarsi e quindi completare la proceduta in 5 semplici passaggi. La comunicazione da inviare attraverso il portale può essere firmata digitalmente oppure in forma autografa (in questo caso è necessario inviare anche copia del documento d’identità del legale rappresentante/titolare). Una volta inviata la comunicazione al portale, si riceverà una e-mail di conferma dell’avvenuto invio; inoltre sempre tramite il portale sarà possibile monitorare lo stato della domanda.
La procedura da seguire è la stessa per tutte le fattispecie previste dalle attuali normative (“per attività produttive funzionali ad imprese o amministrazioni la cui attività è consentita”, “per prosecuzione attività degli impianti a ciclo produttivo continuo”, “per attività industria dell’aerospazio, della difesa, attività strategiche per l’economia nazionale”, infine per l’accesso ai locali di attività produttive sospese per motivi selezionati, tra cui “vigilanza, manutenzione, pulizia o ricezione o ancora per la spedizione di merci in magazzino e la ricezione di merci e forniture”): per ciascuna di queste situazioni è previsto sul sito uno specifico modulo online.
In un’ottica di semplificazione è da sottolineare che per quanto riguarda l’accesso ai locali delle imprese la cui attività rimane sospesa, la comunicazione può essere effettuata con un’unica domanda sia per la sede legale sia per eventuali altre unità locali, se comunque all’interno della provincia di Vicenza; le aziende con sede legale in provincia di Vicenza e unità locali in altra provincia, invece, per le comunicazioni relative a queste ultime devono presentare la comunicazione alle rispettive Prefetture.
Al fine di evitare possibili sovraccarichi dei server (nella sola giornata di ieri sono arrivate oltre 1.000 richieste), si suggerisce alle aziende di presentare le domande con orari scaglionati in base alla denominazione: dalle ore 7 alle ore 10.59 di ogni giorno per quelle con ragione sociale che inizia con le lettere A-G, dalle 11 alle 14.49 per le lettere H-O, infine dalle 15 alle 18.59 per le lettere P-Z. In ogni caso, i server ricevono domande anche dalle ore 19.00 alle ore 7.00 del giorno successivo, ma in fase notturna potranno essere programmati dei backup dei dati. Sempre sul sito della Camera di Commercio di Vicenza saranno pubblicati tempestivamente eventuali aggiornamenti sulle normative e sulle procedure da seguire per le aziende.
Con le novità introdotte dal DPCM del 10 aprile, secondo i dati dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Vicenza sono 1.412 le ulteriori imprese autorizzate a riprendere l’attività (queste non hanno alcun obbligo di comunicazione alla Prefettura), per un totale di 5.645 addetti. Più in dettaglio, si tratta di 131 attività nel settore della silvicoltura (per 150 addetti), 654 nell’industria del legno (2.130 addetti), 89 nella fabbricazione di utensileria (1.130 addetti), 127 nella fabbricazione di componenti elettroniche e computer (1.323 addetti), 4 nelle riparazioni di materiale ferroviario (1 addetto, trattandosi per lo più di magazzini), 17 imprese di costruzione di opere idrauliche (130 addetti), 65 ditte di commercio all’ingrosso di carta, cartone e fertilizzanti (221 addetti), 305 attività del commercio al dettaglio (librerie, cartolerie e confezioni per bambini) per 580 addetti.