La vallata saluta “Pito”, personaggio simbolo di un’epoca tra calcio, musica e volontariato
Una scossa improvvisa ha fermato il cuore di un personaggio noto a Valli del Pasubio, e nel contempo ha malinconicamente colpito la vallata del Leogra, in tempi già difficili e costellati di tristi notizie. Sta suscitando un cordoglio profondo, infatti, la scomparsa a 77 a anni di età di Giampietro Munafò, ai più conosciuto con il nomignolo di “Pito“, per decenni anima della vita culturale, amministrativa e associativa in più ambiti del volontariato civico. Già vicesindaco e assessore allo Sport, Munafò fu il fondatore della polisportiva As Valli, nel 1975, di cui è stato anche presidente, collaborando inoltre per decenni come caposaldo della Pro loco di Valli e nell’organizzazione della tradizionale sagra della Soppressa conosciuta in tutto il Veneto e oltre. In campo musicale, sua altra grande passione a fianco di quella viscerale per lo sport, il calcio in particolare, è stato membro dei “Sileni“, complesso che dal finire degli anni ’60 ha allietato generazioni di giovani nelle serate di festa e sagre paesane nell’Altovicentino.
Generazioni di ragazzi ora adulti, i loro figli e perfino i nipoti lo ricordano a bordo campo nel ruolo di allenatore. Delle squadre giovanili ma anche dei “grandi”, in Terza categoria, nei primi anni di pallone della polisportiva. Lì dedicava il suo tempo libero negli anni in cui lavorava come impiegato alla Lanerossi, prima della pensione. Fu sua la felice intenzione e insieme intuizione di allargare il progetto sportivo ad altre discipline, scelta lungimirante per i tempi di allora, e nonostante la sua precipua passione per il calcio, di cui è stato promotore per decenni nella vallata. Viveva a poca distanza dal centro di Valli, dove tutti lo conoscevano, anche se negli ultimi tempi le sue presenze si erano ridotte. Nei giorni scorsi, stroncato da un malore, il suo spirito ha potuto raggiungere quello dell’amata moglie Nilde che lo aveva da tempo ormai preceduto in cielo.
A ricordarlo in paese anche l’ex presidente dell’As Valli, Damiano Rizzo, a lungo suo allievo prima sui campi di pallone e poi anche raccogliendone a distanza il testimone nel dietro le quinte da dirigente sportivo. “E’ stato l’allenatore storico dell’As Valli, tra l’altro mio e dei miei figli, oltre che una colonna portante della Pro Loco e di tante iniziative locali. Pito aveva Valli nel cuore e nel sangue, un legame fortissimo con il paese e con la gente di qui. E’ stato l’anima della polisportiva che possiamo considerarla agli albori come una sua creatura. Non solo il primo fondatore e un precursore dei tempi, un innovatore, ma inoltre l’ispiratore di coloro che negli anni hanno portato avanti la sua passione per lo sport e il calcio in particolare. Ci ha insegnato molto, e gli dobbiamo davvero tanto”.
A far sentire il loro calore alcune famiglie molto vicine a “Pito” e al fratello Franco Munafò, attualmente consigliere comunale, ma in generale tutti i vallensi hanno voluto in queste ore esprimere un ricordo affettuoso del loro concittadino, che sarà salutato con una cerimonia privata, come da disposizioni vigenti.
il ritorno dei mitici "SILENI" complesso storico degli anni '60 della "val de là" (valli-schio)
Pubblicato da Maurizio Cadinetti su Sabato 22 dicembre 2012