Banche: al via da oggi la maxi-operazione liquidità per dare ossigeno alle imprese
Al via da oggi la maxi-operazione liquidità messa in campo dal Governo per dare ossigeno alle imprese bloccate dall’emergenza. L’Abi assicura che i fondi fino a 25mila euro, arriveranno in 24 ore, se tutta la documentazione sarà in ordine. Per i prestiti superiori si attende la piattaforma Sace ora non disponibile.
La piattaforma sarebbe in realtà pronta, in attesa solo di un accordo sul manuale operativo che fornisca chiarimenti su tutte le procedure che le banche dovranno utilizzare per interfacciarsi con le imprese alle condizioni generali imposte per la garanzia.
Comunque il presidente Abi Antonio Patuelli in merito alle richieste di prestiti garantiti dallo Stato per le pmi, le cui domande possono essere inoltrate a partire da oggi, precisa a ‘Circo Massimo’: “Non andate nelle filiali, le richieste di informazioni e le domande si fanno per telefono e via mail. Non è che andando nelle filiali vengono date le banconote” e non “c’è una graduatoria di chi arriva”.
Sul credito Patuelli precisa: “Lo Stato da una garanzia al 100% e noi dovremmo dare l’anticipo di liquidità nella maniera più sollecita – spiega il Presidente dell’Abi, Patuelli – però rispettando tutte le norme, comprese quelle che la Banca d’Italia ha sottolineato di antiriciclaggio e anche quelle che sono state richiamate molto autorevolmente dai Procuratori della Repubblica Greco di Milano e Melillo di Napoli.
Questa è una operazione che è in corso ed è un grande sforzo e penso che bisognerebbe ringraziare tutti coloro che lavorano nelle banche per questo ulteriore sforzo”.
E proprio nell’ottica di una lotta al riciclaggio del denaro, Patuelli sottolinea che: “Le banche non danno soldi in contanti, fanno bonifici sui conti correnti e quindi in maniera tracciata”.
E i sindacati avvertono: “Non tollereremo violenze contro i bancari”. Istituita task force ”Da oggi, quando saranno riaperti gli sportelli bancari, non tollereremo alcuna prevaricazione né offese né atti di violenza contro le lavoratrici e i lavoratori bancari nel caso in cui le banche fossero in ritardo nell’erogare credito”. Lo ha spiegato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. Ed ha annunciato che è stata istituita una task force per monitorare eventuali episodi di tensione che potrebbero verificarsi.
Sui tempi che le imprese dovranno attendere per ottenere la liquidità, la ministra della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone però non si sbilancia: “non so dare una risposta, perché dipende dal ministro competente”. Oggi, osserva la ministra, “per dare attuazione a certi tipi di norme servono delle tempiste che non possono essere ignorare ma di cui dovremmo fare frutto per semplificare nella fase successiva”.
La Bce intanto cerca di correre in soccorso delle banche, alle prese con vecchi, e a breve anche nuovi, crediti deteriorati. La Banca centrale, secondo quanto scrive il ‘Finacial Times”, avrebbe discusso con la Commissione Europea della creazione di una Bad Bank Ue in cui convogliare non solo gli Npl (i Non Performing Loans, i crediti deteriorati) ancora presenti nei bilanci degli istituti dalla crisi finanziaria del 2008 ma anche quelli che deriveranno nei prossimi mesi dalla drastica contrazione dell’economia legata al lockdown continentale, scelto da praticamente tutti i paesi come strategia di lotta contro il coronavirus.
A riportare in auge la proposta, avanzata, anche nel 2017, sarebbe stato il capo della vigilanza, Andrea Enria, che però al momento non avrebbe ottenuto il beneplacito della Commissione, riluttante ad abbandonare le regole sul Bail-in (il salvataggio interno di una banca tramite l’esclusivo e diretto coinvolgimento dei suoi azionisti, obbligazionisti, correntisti). La questione però, non è ancora definitivamente chiusa, almeno secondo il Financial Times.