Acque del Chiampo, 40 anni di sfide per acque pulite
Il 4 Aprile Acque del Chiampo, società tra le più importanti d’Europa specializzata in servizio idrico integrato e depurazione, ha festeggiato i suoi primi quarant’anni. Quasi mezzo secolo di impegno e di sfide per la salvaguardia dell’ambiente, di innovazione continua anche anticipando i tempi, con un occhio sempre rivolto all’industria crescente nella vallata.
La società ha voluto celebrare il quarantennale con un evento che si è tenuto nella sede stessa, ad Arzignano, a cui hanno partecipato istituzioni locali ed esperti del settore. “La nostra società è riuscita a coniugare il costante sviluppo industriale con la pulizia dell’acqua, ancora prima della nascita delle varie leggi a riguardo” ha sottolineato Renzo Marcigaglia, presidente di Acque del Chiampo.
Matteo Macilotti, consigliere provinciale con delega alla tutela e valorizzazione dell’ambiente, ha raccontato la grave situazione del fiume Chiampo negli anni settanta, che si trovava ad assumere svariati colori a causa degli scarichi delle concerie. Ora l’acqua è limpida e l’ambiente è tutelato. “Il settore conciario, con ben 459 imprese, si trova tra l’incudine e il martello – aggiunge Macilotti – da un lato la produzione, dall’altro l’attenzione all’ambiente”.
E’ grande la collaborazione tra il settore industriale e la società di depurazione: sono 130 le concerie collegate e, oltre a depurare, Acque del Chiampo trasforma alcuni inquinanti gassosi in prodotti chimici riutilizzabili (come ad esempio lo zolfo). Lo ha spiegato Daniele Refosco, direttore depurazione dell’azienda, sottolineando come sia importante “la continua sperimentazione di nuovi processi, infatti i quarant’anni non sono solo un traguardo, ma anche una tappa di tante future”.
Per Peter Grau, professore emerito all’università di Praga che ha anche collaborato con la società per diversi anni, il settore dell’acqua è strettamente collegato ai cambiamenti climatici e in particolare al “global warming”.
Le opere realizzate al depuratore di Arzignano ammontano a 90 milioni di euro, ciò indica il costante impegno della società per completare e migliorare il servizio. Una scelta che non si ferma qui: sono più di 37 milioni i soldi previsti per gli investimenti per gli anni futuri.
“Oggi il torrente è vivo e la valle è un patrimonio protetto e custodito – aggiunge Andrea Pellizzari, consigliere delegato Acque del Chiampo – questo non è un punto di arrivo, ma di nuove partenze per traguardi sempre aggiornati e complessi”.