Agenzie immobiliari “al setaccio”: altri due mediatori abusivi scovati nell’Ovest Vicentino
Si aprono altri capitoli sul fronte dei controlli delle agenzie di mediazione immobiliare nel Vicentino, dopo i blitz recenti di inizio gennaio, a cui aggiungere i nominativi – mantenuti sotto riserbo per il momento dalla Procura – di due ulteriori operatori abusivi operativi a Chiampo e ad Arzignano, quindi nell’area Ovest Vicentino.
I collaboratori di altrettante agenzie con sede nei Comuni sopra citati, non risultavano iscritti nel registro delle imprese e dopo le dovute osservazioni e ricostruzioni degli affari, agivano non da meri procacciatori di affari ma da agenti immobiliari, senza averne il titolo e le autorizzazioni obbligatorie.
A collaborare con il gruppo di Guardia di Finanza di Arzignano anche gli uffici preposti della Camera di Commercio di Vicenza, che ha scandagliato le posizione dei due vicentini. Uno dei due, andando a fondo, si è scoperto che esercitava comunque dopo tre “bocciature” in un anno e mezzo conseguite nel previsto test camerale per l’abilitazione. Nonostante ciò l’impenitente “affarista” continuava come nulla fosse a dedicarsi a compravendite per conto della agenzia immobiliare: in prima persona curava le trattative, facendo sottoscrivere al cliente la proposta d’acquisto, accompagnandolo a visionare gli immobili, assistendolo nelle fasi della redazione del preliminare fino al rogito.
Ad aggravare la situazione personale prima ancora di quella professionale, la richiesta di ottenere da un acquirente 5 mila euro in contanti, ben oltre il limite massimo consentito dalle normative (la soglia è duemila euro) antiriciclaggio in vigore a quei tempi. Il primo dei due mediatori abusivi, operante ad Arzignano, si è visto notificare una sanzione pari a 15 mila euro oltre ad altri 2 mila per la seconda violazione citata. Una curiosità da evidenziare: anche lo stesso cliente che già aveva versato i 5 mila euro, dovrà pagare un’ammenda dello stesso importo.
Nel secondo caso, allo stesso modo, sul secondo soggetto sotto indagine è stato accertato come la sua collaborazione con l’agenzia chiampese andasse ben oltre la promozione e la ricerca di clienti e immobili sul territorio. Anche in questo caso le attività “sforavano” in quelle che le normative del settore riservano ai soli agenti immobiliari con licenza Rea, dopo i corsi di formazione previsti e le verifiche sull’assenza di condanne, giusto per citare due parametri importanti.
Anche qui, la sanzione irrogata ha un limite massimo di 15 mila euro. Inoltre, la condotta illecita dei “contanti” al passamano in nero, evidentemente diffusa nell’ambiente tra chi non rispetta le regola, è emersa nuovamente: 8.500 gli euro contestati, con Iva evasa di 2 mila, ma con scambio qui avvenuto in tempi recenti, dopo l’innalzamento della somma massima consentita a 5 mila euro. Anche in questa caso multa di 2 mila euro “per ciascuno”, cliente e venditore (abusivo), da aggiungere al “conto” presentato dalle Fiamme Gialle.