Distributore sotto sequestro: il gasolio è irregolare. “Congelati” 8 mila litri
La Guardia di Finanza Vicenza in collaborazione con Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha sequestrato 8 mila litri di gasolio di qualità non conforme agli standard di legge e ha apposto i sigilli a una stazione di servizio carburanti dell’area Ovest Vicentino che fa parte della rete di distributori presenti in tutta Italia.
E’ questo l’esito finale dei controlli sui derivati del petrolio, dell’andamento dei prezzi e delle accise che si stanno portando in campo in queste settimane. L’indagine che ne è scaturita ha portato alla denuncia del rappresentante di una società – per il momento non resa nota all’atto della diffusione della notizia – con sede a Milano ma centinaia di basi operative sparse su tutto il territorio nazionale, una delle appunto sarebbe ad Arzignano.
I dettagli. Il laboratorio operativo di Adm (Agenzia Dogane Monopoli), dopo aver prelevato un campione di gasolio, ha rilevato un esame immediato del carburante erogato rilevando un’anomali grave: il gasolio valutato era caratterizzato da un punto di infiammabilità pari a
45°, valore nettamente inferiore ai 55° previsti dalle norme tecniche che lo rendono idoneo all’utilizzo da autotrazione. Tale anomalia risulta verosimilmente riconducibile alla presenza di un prodotto petrolifero “più leggero”, con costi di commercializzazione minori.
I finanzieri di Arzignano, con i funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Vicenza, hanno quindi posto sotto sequestro preventivo il distributore stradale che si trova nel paese di Altissimo, composto da 2 serbatoi interrati e 2 colonnine di erogazione carburante per conto del marchio Ewa. Si tratta dell’unico distributore di carburante della cittadina, dove risulta ora disponibile la sola pompa di benzina, dove non sarebbero emerse irregolarità.
In Procura a Vicenza è poi stata spiccata la denuncia per frode in commercio per la vendita di carburanti non conformi, con duplice danno nei confronti del consumatore finale: il rischio di danneggiare autoveicoli riforniti con un prodotto qualitativamente difforme, e in termini quantitativi considerato il minor prodotto energetico erogato, attuando così una concorrenza sleale nei confronti dei distributori stradali rispettosi delle regole operanti nel territorio vicentino.
Infine, l’ispezione dei finanzieri dell’area Ovest Vicentino ha permesso inoltre di evidenziare l’irregolare pubblicizzazione dei prezzi dei carburanti commercializzati, avendo constatato la mancata corrispondenza tra i prezzi medi esposti e quelli pubblicati quotidianamente dai siti di riferimento ministeriali. Per tale condotta, la sanzione amministrativa va da un minimo di 400 a un massimo di 4 mila euro.