Lutto ad Altissimo dopo l’incidente tra le colline costato la vita a un 58enne
Il nome della vittima dell’incidente mortale di ieri di Altissimo – Giovanni Spadiliero, di 58 anni, residente in paese – ieri è stato mantenuto sotto riserbo a lungo, in rispetto dei parenti più prossimi che dovevano ancora essere informati della drammatica scoperta nella mattinata di domenica, dopo l’uscita di strada – da via Cero, siamo qui in collina – e il volo della Peugeot 207 su cui l’automobilista viaggiava da solo.
Il corpo del vicentino, irrimediabilmente senza vita all’arrivo dei soccorsi del 118, è stato trovato in un campo adagiato a terra, al di fuori dell’abitacolo della vettura di proprietà, dopo un rovesciamento a valle nella scarpata di almeno un centinaio di metri e una serie di ribaltamenti dell’auto, visibili dai danni alla carrozzeria.
Non è certo se Spadiliero sia stato sbalzato all’esterno del veicolo o se fosse riuscito da solo ad uscire dalla portiera, nel tentativo disperato di mettersi in salvo, prima di spirare a causa dei traumi plurimi subiti nell’incidente. I primi rilievi sul posto rivelano che Giovanni era morto probabilmente dal giorno prima o, in ogni caso, da parecchie ore. Nessuno aveva ancora denunciato la sua scomparsa: si era allontanato dalla contrada con uscita risalente al giorno precedente.
La vittima al pari di uno dei fratelli aveva scelto di vivere nella casa di famiglia lasciata dai genitori nell’omonima contrada Spadilieri, da cui stava scendendo verso la frazione di Molino di Altissimo utilizzando una stradina ben conosciuta da chi abita quei luoghi. Forse il fondo stradale reso viscido dal gelo, o una distrazione o ancora un malessere gli avrebbero fatto perdere il controllo e l’aderenza al fondo stradale, facendolo precipitare nella scarpata. La Procura di Vicenza, informata del fatto ieri mattina alle 11 in seguito al ritrovamento del cadavere, ha autorizzato la rimozione della salma e si riserva in queste ore di decidere sull’esame autoptico, prima di concedere il nulla osta per funerale e sepoltura.
Non risulterebbe alcun testimone diretto della disgrazia, ipotizzando che la stessa si sia verificata nel tardo pomeriggio del giorno precedente a domenica 14 gennaio, e si tende ad escludere il concorso di altri mezzi o persone nella dinamica dell’incidente con esiti mortali. Sul posto i pompieri di Arzignano, i Carabinieri e gli operatori del Suem 118, tutti sconsolati nel dover constatare che la missione di salvataggio persone era purtroppo tardiva: già alla segnalazione di ieri mattina (fatta da alcuni residenti della zona) la vittima, se anche fosse sopravvissuta all’impatto multiplo, era già morta da ore.