Capannone in fiamme, macchinari e tetto danneggiati. Una dozzina di pompieri sul posto
Hanno lavorato in sinergia per quasi tre ore nel corso della notte, in 12 operatori del 115, per spegnere le fiamme originate da alcuni macchinari industriali in un capannone di Brendola, in seguito all’allarme incendio lanciato dal circuito di sorveglianza interno. Non si registrano persone ferite.
I vigili del fuoco chiamati in via Edison poco prima della mezzanotte si sono rimboccati le maniche e anche i manicotti per intervenite a notte fonda in un reparto invaso dal fumo di un’azienda di stampaggio a caldo di metalli. Il tutto a causa di un principio d’incendio di due macchinari dedicati alla pressofusione.
I pompieri arrivati dal distaccamento di Arzignano e dalla centrale provinciale di Vicenza con due autopompe, due autobotti e tre squadre con 12 operatori, dopo una rapido briefing prima dell’azione si sono adoperati per circoscrivere le fiamme ai due macchinari, evitando il coinvolgimento di tutto il reparto. Assalita invece daelle fiamme anche una bombola di Gpl, che è stata raffreddata e portata all’esterno dai vigili del fuoco, e in parte anche la copertura dello stabile industriale, con danni da quantificare per decine di migliaia di euro.
Le cause dell’incendio, probabilmente innescato dalla rottura di un tubo d’olio ad alta pressione, saranno messo al vaglio già nel corso della mattinata dai tecnici dei vigili del fuoco di Vicenza e dell’azienda di stampaggio di Brendola. Un guasto meccanico, quindi, e in ogni caso sono da escludere, sulla base dei primi rilievi, la natura dolosa.