Incendio nella fabbrica di vernici: aria ok, ma è critica la situazione delle acque
Facendo seguito alle note diffuse ieri sulle conseguenze ambientali dell’incendio di lunedì a Brendola, l’Ulss 8 Berica in una nota comunica oggi che i risultati delle analisi ricevuti oggi dall’Arpav confermano l’assenza di valori significativi di diossine e furani nell’aria. “Si ribadisce quindi – precisa il comunicato – l’assenza di rischi per la salute delle persone in ambiente esterno”. Attualmente risulta invece critica la situazione relativa all’inquinamento delle acque superficiali: “Tenuto conto delle condizioni di ossigeno già basse per le alte temperature del periodo, si ritiene che i composti sversati abbiano determinato un ulteriore consumo di ossigeno e la conseguente moria di pesci. Seguiranno aggiornamenti” precisa l’Ulss, che a titolo precauzionale conferma anche il permanere del divieto di consumo di frutta e ortaggi coltivati nel Comune di Brendola, in attesa dell’esito dei campionamenti.
La nota dell’Arpav. Oggi sono pervenuti al Dipartimento di Vicenza i risultati delle analisi dal laboratorio Arpav di Verona, effettuate sul campione prelevato nel Fiumicello Brendola poco dopo il punto di confluenza del Rio Signoletto, alimentato dalle acque di spegnimento dell’incendio. Le analisi hanno evidenziato, spiegano i tecnici dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente, la presenza in particolare di solventi, peraltro individuati anche nei prelievi dell’aria eseguiti nell’immediatezza dell’incendio. “Tenuto conto delle condizioni di ossigeno già basse per le alte temperature del periodo, si ritiene che tali composti abbiano determinato un ulteriore progressivo consumo dell’ossigeno disciolto con conseguente moria dei pesci. Nel percorso delle acque superficiali, la presenza di tensioattivi (non ionici) ha inoltre determinato ad ogni salto idraulico la formazione di schiuma persistente, provocando quindi un’ulteriore difficoltà allo scambio di ossigeno” conclude la nota.
I problemi legati al maltempo. Alle 17 di oggi è stato fatto anche il punto della situazione sugli interventi della Protezione Civile Regionale in corso dalla notte scorsa tra Cologna Veneta e Lonigo, tra le province di Verona e Vicenza, per evitare che l’inquinamento provocato dall’incendio di Brendola possa allontanarsi. “Attualmente, a parte l’odore che si percepisce dovuto all’evaporazione delle sostanze solventi – spiega Nicola Dell’Acqua, direttore dell’area tutela e sviluppo del territorio di Regione del Veneto – si nota un effetto positivo delle azioni messe in atto negli ultimi due giorni dalla protezione civile regionale, Arpav e vigili del fuoco per limitare evitare che l’inquinamento raggiunga i canali di irrigazione, rimanendo circoscritto all’interno dei fiumi Brendola e Guà”.
Alle 14 è stato aumentato il muro di contenimento in località Molini di Zimella. I vigili del fuoco stanno agendo con sostanze disgreganti mentre gli uomini della protezione civile, attraverso ditte specializzate, stanno effettuando ulteriori prelievi delle schiume che si formano lungo i corsi d’acqua. “Nelle prossime ore faremo il punto della situazione per verificare i risultati delle analisi chimiche prodotte da Arpav – conclude Dell’Acqua – va sottolineato che la moria della fauna ittica è drasticamente diminuita nelle ultime ore, ma, purtroppo, risulta essere causata dall’assenza di ossigeno in acqua e, quindi, difficilmente fronteggiabile”.
Questa mattina sul posto anche l’assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin che sta seguendo passo passo l’evoluzione della situazione. “Le operazioni stanno procedendo come previsto – spiega Bottacin – siamo in costante contatto con le Prefetture ed il Comando Interregionale dei Vigili del Fuoco per il monitoraggio e confidiamo che la situazione evolva al meglio. Ringrazio ancora una volta tutti gli uomini che stanno dando il massimo per fare in modo che l’inquinamento non vada oltre l’area delimitata”.
Aggiornamento ore 20. Alle ore 20 di mercoledì sono terminate le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco per l’incendio della Isello vernice di Brendola, divampato lunedì scorso. Lo stabilimento è stato posto sotto sequestro. Nei prossimi giorni proseguirà l’attività del NIAT (Nucleo Investigativo Antincendio Territoriale) iniziata nella giornata di oggi, che relazionerà al magistrato.